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PRONTO SOCCORSO: ARRIVANO I CODICI NUMERICI

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di Gabriella Lax

Gli obiettivi sono garantire un servizio più efficiente e gestire le situazioni d’emergenza anche in caso di grave sovraffollamento. E’ arrivato il momento dei grandi cambiamenti per i pronto soccorso italiani.

Un rinnovamento che passa dai nuovi codici di triage numerici (al posto dei colori) che consentiranno di smistare in maniera più particolareggiata i pazienti; e poi ancora tempi da rispettare meglio definiti e nuove indicazioni sulla gestione in caso di sovraffollamento

 

Pronto soccorso, addio ai colori arrivano i codici

Ai cambiamenti si arriverà in maniera graduale, grazie ad un piano di lavoro portato avanti dalle regioni negli ultimi 8 mesi. A specificarlo, come riporta AdnKronos Salute, è Danilo Bono, del coordinamento tecnico della Commissione Salute delle Regioni. Cambiamenti organizzativi dunque che includono, in primis, il doppio codice per la media gravità». Gli attuali codici bianco, verde, giallo e rosso, saranno sostituiti dai numeri che vanno da 1 a 5. Chi arriverà al pronto soccorso al posto degli attuali “colori”, vedrà assegnarsi un numero da 1 a 5 (dove 1 rappresenta la massima emergenza e 5 le non urgenze) in base al quale saranno valutati tempi e azioni da compiere.

Di conseguenza «il giallo – chiarisce Bono – viene ‘spacchettato’ in due gradi di urgenza: quello che si riferisce al paziente che ha una stabilità e non rischia uno scompenso e quello che si riferisce al paziente più a rischio, il quale andrà monitorato in modo diverso». Nessun cambiamento per l’utenza e maggior chiarezza per chi si troverà ad affrontare le emergenze.

Pronto soccorso verso una migliore definizione dei tempi di gestione

L’altra novità per il triage ospedaliero è la migliore definizione dei tempi di gestione del pronto soccorso. Chiarisce ancora il coordinatore tecnico della Commissione Salute delle Regioni «C’è poi un allegato che è dedicato alle situazioni di ‘iperafflusso’. Un pronto soccorso può avere problemi di tre tipi: arriva troppa gente, ha difficoltà a smistare i pazienti al suo interno, oppure ha difficoltà a farli uscire, mandarli nei reparti e ricoverarli. Il documento precisa meglio la catena di operazioni da mettere in atto per gestire queste situazioni e prevede delle specifiche attivazioni di risorse interne».