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ITALIA VIRTUOSA IN MATERIA DI PUNTUALITÀ DI VOLI

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L’Italia ha il minor numero di voli in ritardo o cancellati rispetto a Germania, Inghilterra e Francia.L’Italia è infatti al quinto posto della classifica di AirHelp, società di supporto ai passeggeri per il rimborso di voli aerei a seguito di ritardi e cancellazioni , con il 24,28% di voli che hanno subito ritardi e cancellazioni, dopo la Germania (28,8%), l’Inghilterra (25,31%) e la Francia (28,16%).

 

Ammonta a oltre 286 milioni di euro la responsabilità finanziariada inizio anno delle compagnie aeree sui voli in Italia, il 65% in meno rispetto alla Germania che invece deve più di 800 milioni ai suoi passeggeri. La percentuale di voli in ritardo e cancellati dalle compagnie aeree in Germania supera infatti il 28%, con più di 180 mila voli interrotti. Nonostante Italia e Francia abbiano un numero equivalente di voli, le compagnie aree in Francia devono ai passeggeri oltre il doppio dei rimborsi, con ben il 28,16% di voli problematici. “Il fenomeno dell’overtourism, l’aumento dell’offerta delle compagnie aeree e la diminuzione della qualità dei servizi e del personale aereo hanno raddoppiato i voli in ritardo e cancellati in tutta Europa – afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp Italia.

I turisti aumentano ma le compagnie aeree non riescono a stare al passo. E poi ci sono gli scioperi, la battaglia dei prezzi e i fallimenti delle compagnie aeree. Risultato? Sempre più disagi per i passeggeri. Fichera ricorda che “La legge è la legge e deve essere rispettata”. Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati – ricorda la AirHelp – tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250€ a fino 600€ di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.

Il diritto al risarcimento finanziario deve essere richiesto entro tre anni dalla data di ritardo del volo. Circostanze straordinarie come condizioni meteo o emergenze mediche esentano la compagnia aerea dall’obbligo di risarcire i passeggeri aerei.