“Vittoria dei consumatori”. È unanime la risposta delle associazioni dei consumatori di fronte alla mossa dell’Antitrust, che ieri ha deciso la sospensione in via cautelare dei rialzi decisi dalle aziende di telecomunicazione dopo il passaggio dalla bolletta a 28 giorni alla fatturazione mensile. Un rincaro che è stato quantificato nell’8,6%. La decisione dell’Autorità, che interviene in corso di istruttoria, è solo l’ultimo passaggio di una querelle che va avanti da tempo. Bollette a 28 giorni, fatturazione mensile, rincari, esigenza di tutelare i consumatori… la questione non è ancora conclusa, le associazioni dei consumatori proseguono la mobilitazione e sul caso, solo pochi giorni fa, c’era stata la proposta dell’Agcom su uno “sconto” di giorni sulla bolletta.
Le associazioni dei Consumatori hanno salutato positivamente la decisione dell’Autorità garante della concorrenza. “Accolte le nostre richieste. Vittoria dei consumatori! – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Avevamo segnalato la strategia commerciale coordinata e concertata delle compagnie telefoniche per far credere che gli aumenti dell’8,6% non ci fossero e che le modifiche contrattuali dipendessero solo dalla legge, determinando così l’effetto di limitare l’esercizio del diritto di recesso. Ovvio, infatti, che è inutile recedere se tutti fanno la stessa cosa e tutto è dovuto alla legge 172/2017. Peccato che non sia così! Ora speriamo che il procedimento si chiuda con una condanna”. Anche il Codacons rivendica il successo.”Si tratta di una importantissima vittoria in favore di milioni di utenti”, commenta il presidente dell’associazione Carlo Rienzi, che annuncia: “Ma la battaglia non si ferma, e approderà anche al Tar del Lazio dove abbiamo chiesto ai giudici di disporre il blocco degli aumenti tariffari previsti per aprile”.
Di vittoria dei consumatori parla anche l’Adoc, per la quale serve prevedere nuovi ingressi di operatori nel mercato delle tlc. Sostiene il presidente dell’associazione Roberto Tascini: “L’Antitrust, nel suo provvedimento, ha confermato la nostra osservazione sulla “trappola di mercato” in cui sono finiti i consumatori: se il mercato non è concorrenziale e i principali operatori, che detengono oltre il 90% delle quote di mercato, applicano la stessa tipologia di fatturazione i consumatori non sono in grado di effettuare una libera di scelta e di esercitare il diritto di recesso. Inoltre sono stati penalizzati pesantemente gli operatori che hanno agito con correttezza e rispetto dei diritti dei consumatori”.
“Ci auguriamo che gli operatori coinvolti si adoperino, adesso e per il futuro, ad adottare comportamenti corretti e trasparenti verso i consumatori e il mercato. Non solo in termini di tariffe ma anche sui servizi post vendita”, prosegue Tascini, che rivendica la necessità di una maggiore concorrenza nelle tlc. “Crediamo sia necessario allargare ulteriormente la platea di operatori nel mercato, al fine di stimolare la concorrenza e favorire i consumatori. Inoltre riteniamo sia necessario un nuovo intervento legislativo che sancisca innanzitutto il principio dell’invarianza di spesa per il consumatore a fronte di ogni modifica della tempistica di fatturazione”.
Federconsumatori parla di “una misura straordinaria per rispondere all’urgenza di porre fine ad un comportamento fortemente scorretto”. E richiama anche quando proposto dall’Agcom sullo “sconto” in bolletta sulla base dei giorni erosi con la fatturazione a 28 giorni. “Ci auguriamo che questa sospensione sia il punto che metta fine a questa sgradevole vicenda – dice Federconsumatori – Ovviamente continueremo a presidiare gli avvenimenti ed i futuri comportamenti delle compagnie, fino a quando non si adegueranno al pieno rispetto dei diritti dei cittadini ed alla correttezza del mercato. Ora verificheremo la corretta applicazione della delibera AGCOM in merito allo sconto dei giorni pagati in più e attendiamo il pronunciamento sui rimborsi da parte del Tar del Lazio a ottobre, per chi ha cambiato operatore”.