Volkswagen ha realizzato il piano d’azione promesso alla Ue ma si potrebbe fare di più, anche perché la società non è in grado di fornire una garanzia completa e chiara in caso di problemi dopo le riparazioni sulle autovetture. Questo in sintesi il giudizio espresso dalla Commissione europea e dalle autorità nazionali per la tutela dei consumatori, che hanno pubblicato le loro conclusioni sul caso Volkswagen e sugli otto milioni e mezzo di veicoli ritirati dal gruppo nella Ue dopo lo scandalo “dieselgate”.
Ha detto Vĕra Jourová, Commissario per la Giustizia e i consumatori: “Abbiamo lavorato duramente per rendere più proattiva VW nei riguardi dei consumatori europei colpiti dallo scandalo ‘dieselgate’”. VW ha realizzato il piano d’azione a me promesso, ma questo è tutto. Ricordiamo ancora una volta che nell’UE sono necessarie norme più rigorose in materia di ricorsi individuali, comprese le azioni collettive”.
Dopo lo scandalo, la Commissaria ha ottenuto da Volkswagen, nel settembre 2016, un piano d’azione europeo per garantire che le auto siano riparate, i consumatori correttamente informati e e che non subiscano inconvenienti da questo processo. A giugno 2017, poiché il processo di riparazione andava a rilento, Volkswagen ha presentato il “piano di rafforzamento della fiducia” (“Trust Building Measure”), con il quale ha promesso di risolvere i problemi che potranno verificarsi dopo la riparazione fino alla fine del 2018. La garanzia legata a questo piano è limitata a undici parti del motore. A settembre dello scorso anno, le autorità per la tutela dei consumatori e la Commissione europea hanno chiesto alla società di fare di più. E ieri sono arrivate le valutazioni sulle azioni intraprese da Volkwagen.
La Commissione accoglie favorevolmente “gli sforzi del gruppo VW per rafforzare la fiducia in queste azioni di ritiro e il significativo miglioramento delle informazioni fornite ai consumatori – si legge in una nota –Il tasso di riparazione sta ora raggiungendo l’80% e il gruppo si è impegnato a proseguire l’aggiornamento gratuito e la relativa garanzia di fatto per risolvere eventuali problemi che potranno verificarsi dopo l’aggiornamento fino alla fine del 2020. Tuttavia, la Commissione e le autorità per la tutela dei consumatori si rammaricano del fatto che la società non sia stata in grado di fornire una garanzia completa e chiara in caso di problemi dopo la riparazione”.
Le azioni di Volkswagen sono positive per quanto riguarda le informazioni disponibili online, il motivo dell’aggiornamento, il piano di rafforzamento della fiducia, ma “Volkswagen non ha fornito una garanzia completa e chiara del fatto che l’aggiornamento non influisca sulle prestazioni delle autovetture, e si è rifiutata di semplificare le condizioni che danno accesso alla Trust Building Measure. Il gruppo VW – prosegue la Commissione – si è impegnato a rispondere a tutti i reclami che i consumatori potranno presentare dopo la riparazione. I consumatori interessati sono incoraggiati a prendere contatto con i rivenditori locali in caso di eventuali problemi connessi con l’aggiornamento. In caso di rifiuto dell’assistenza, dovrebbero presentare una denuncia formale presso i punti di contatto nazionali di Volkswagen per il ritiro, e possono informare la loro organizzazione nazionale dei consumatori”.