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LIMITE CONTANTI 2020: NON PIÙ DI 2MILA EURO

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di Lucia Izzo

Stretta antievasione sui pagamenti “cash”. Dal 2020, infatti, si assisterà a una graduale riduzione della soglia limite entro la quale saranno consentiti i pagamenti in contante. È quanto previsto dal decreto fiscale collegato alla manovra di Bilancio (D.L. n. 124/2019) definitivamente convertito in legge e in vigore dal 25 dicembre 2019 (leggi Il decreto fiscale 2020 è legge).

Il provvedimento, recante “disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”, interviene con finalità antievasione anche sui pagamenti in contante, che si mira a ridurre per valorizzare, invece, l’uso dei pagamenti tracciabili.

 

Antiriciclaggio

Infatti, nell’impianto normativo in materia di antiriciclaggio (soprattutto pensando a proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo), assume un ruolo fondamentale il divieto all’utilizzo del contante per operazioni che superano un dato importo, che si affianca agli obblighi di adeguata verifica della clientela che devono essere eseguiti da intermediari bancari e finanziari e altri operatori finanziari e non.

La tematica del riciclaggio del danaro di illecita provenienza (money laundering) muove dall’assunto, consolidato nell’esperienza e negli studi criminologici, che l’attività criminosa in molti casi è motivata dal desiderio di arricchirsi. Il profitto del reato è dunque di norma bisognoso di essere reinserito

nel circuito economico, senza lasciare la traccia del crimine.

Contante: nuovi limiti dal 2020

La modifica al regime dell’utilizzo del contante passa attraverso una modifica dell’art. 49 del d.lgs. n. 231/2007, che definisce i limiti all’uso del contante e dei titoli al portatore.

La ridefinizione riguarda:

– la soglia oltre la quale si applica il divieto al trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche;

– la soglia per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta, svolta dai soggetti che esercitano professionalmente nei confronti del pubblico dell’attività di cambiavalute.

In particolare il valore soglia (attualmente pari 3.000 euro), oltre il quale si applicherà il divieto al trasferimento del contante tra soggetti diversi, verrà ridotto a 2.000 euro a decorrere dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Si prevede, poi, un’ulteriore riduzione a 1.000 euro a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Sanzioni: nuovi minimi edittali

Contestualmente alla fissazione dei nuovi limiti, viene, inoltre, novellato l’art. 63 del medesimo d.lgs. n. 231, norma che prevede che, in caso di violazione dei limiti inerenti l’uso del contante e dei titoli al portatore, si applichi una sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 euro a 50.000 euro.

La novella in esame, integrando la suddetta norma, stabilisce che il minimo edittale per le violazioni commesse e contestate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 sia fissato in 2.000 euro, mentre per le violazioni commesse e contestate dal 1° gennaio 2022 sarà fissato a 1.000 euro.