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IVASS, PROFITTI DELLE COMPAGNIE IN AUMENTO DEL 45%. CONSUMATORI: RIMBORSARE I CLIENTI E UNC ANNUNCIA BATTAGLIA PER LA MANCATA RIDUZIONE DELLE POLIZZE ASSICURATIVE

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Secondo la relazione annuale IVASS, nel ramo auto i premi sono diminuiti del 5,5%, ma gli oneri relativi ai sinistri sono calati quasi del 20%. Su 2,2 miliardi di euro risparmiati, solo 800 milioni sono stati restituiti ai clienti

Il settore assicurativo italiano ha vissuto un anno difficile, ma si è nel complesso mostrato resistente alla crisi, secondo quanto emerso dalla relazione annuale IVASS.

IVASS, calano le raccolte vita e danni

La raccolta vita diminuisce del -4,4% rispetto all’anno precedente e avviene per il 59% tramite sportelli bancari e postali, il 25% tramite agenzie e il 14% tramite promotori. Il 65% riguarda polizze vita rivalutabili e il 29% polizze unit-linked.

Mentre la raccolta danni diminuisce del -2,2% rispetto all’anno precedente e avviene per il 77% tramite agenzie, il 10% tramite broker, il 6% tramite sportelli bancari, postali e promotori e il 7% tramite vendita diretta. Il 47% riguarda polizze auto, il 19% assicurazioni su immobili, il 18% sulla salute e il 10% per copertura della r.c. Generale.

Il settore Rc auto

Per quanto riguarda il settore auto, IVASS ha registrato i seguenti dati principali relativi al 2020:

  • il numero di unità di rischio si è attestato a 42,3 milioni;
  • la frequenza sinistri è scesa dal 6% al 4,2%;
  • il costo medio totale dei sinistri pagati e riservati è cresciuto del +13%, mentre il premio puro si è ridotto del -20% (-23,1% per le autovetture e -16,4% per il settore delle due ruote);
  • il premio lordo (comprensivo del premio puro, delle spese, dei margini e delle imposte) ha continuato a ridursi nel complesso (-4,2%), per le autovetture (-4,1%) e in modo più marcato nel settore delle due ruote (-5,1%).

Il premio medio ammonta, dunque, a 397 euro (-4% sull’anno prima). Sono assicurati 32,1 milioni di veicoli, su cui si registrano 1,4 milioni di sinistri (2,1 milioni nel 2019), per un costo medio di 4.696 euro. Mentre per i ciclomotori e motocicli, il premio medio ammonta a 258 euro (-5%). Sono assicurati 3,9 milioni di veicoli, su cui si registrano 103 mila sinistri (142 mila nel 2019), per un costo medio di 7.025 euro.

Sul fronte risarcimenti, il sistema CARD – che consente al conducente non responsabile di un sinistro di essere liquidato con maggiore rapidità direttamente dalla propria compagnia – ha liquidato l’80% dei sinistri accaduti nel 2020 (44% degli importi).

Secondo la relazione annuale IVASS, il 23% delle polizze r.c. auto stipulate prevede una scatola nera, con effetti di riduzione del premio. Infine, i risparmi per sventate frodi nella r.c. auto sono stati pari a 254 milioni di euro, derivanti da circa 47 mila sinistri (-16% rispetto all’anno precedente), per cui le valutazioni svolte dalle imprese hanno individuato tentativi di frode.

L’appello dell’IVASS alle compagnie

Secondo quanto spiegato dal presidente Ivass, Luigi Federico Signorini, nel settore Danni i profitti sono cresciuti del 45%, grazie al comparto della Responsabilità civile auto (RCA). Nel ramo auto, in particolare, i premi sono diminuiti del 5,5%, ma gli oneri relativi ai sinistri sono calati quasi del 20%. Su 2,2 miliardi di euro risparmiati, solo 800 milioni sono stati restituiti ai clienti.

Nel corso della pandemia, “Alcune compagnie hanno riconosciuto, su base volontaria, forme di ristoro ai propri assicurati; non tutte, e non tutte allo stesso modo o nella stessa misura – ha dichiarato Signorini. – Ora che le limitazioni alla mobilità sono quasi del tutto rientrate, i ritardatari dovrebbero riesaminare urgentemente la questione. I consumatori potranno intanto informarsi e valutare i comportamenti delle compagnie”.

I commenti dei Consumatori

“L’Ivass oggi ha confermato quello che denunciamo da tempo: seppure con il lockdown per il covid l’incidentalità stradale sia diminuita notevolmente, non tutte le compagnie hanno restituito ai clienti, in misura adeguata, parte dei premi. In questo periodo le compagnie hanno infatti aumentato i propri profitti del 45%, ma poco o nulla è stato restituito ai clienti, che anzi, secondo i nostri dati, in alcuni casi fanno ancora i conti con aumenti sulle proprie polizze”.

Secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i costi delle polizze rc auto segnano nel 2020 un aumento tra il +4% ed il 12% (ma soprattutto al Sud permangono picchi anche del +32%).

“Questo a fronte di una riduzione mai vista del numero di incidenti stradali con lesioni a persone, pari a -29,5% rispetto al 2019 – prosegue l’associazione. – Una politica inaccettabile, a cui le compagnie ora sono chiamate a porre rimedio dall’Ivass”.

Analogo il parere dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Abbiamo sempre sostenuto che con il lockdown il premio rc auto sarebbe dovuto letteralmente precipitare. Se si considera il dato reso noto oggi, dei 2,2 miliardi di euro risparmiati, il premio sarebbe dovuto scendere di almeno 52 euro considerando tutti i veicoli assicurati”, afferma il presidente Massimiliano Dona.

“Ora attendiamo l’esito dell’istruttoria dell”Antitrust rispetto all’ipotesi di un’intesa restrittiva della concorrenza tra le imprese assicurative e, in caso di condanna, daremo battaglia legale per far ottenere ai consumatori un equo risarcimento per il danno economico derivato dalla mancata riduzione del costo della polizza”, conclude Dona.

Secondo il Codacons, “Non basta l’appello dell’Ivass alle compagnie affinché rimborsino i propri clienti: il Governo deve attivarsi per introdurre forme di rimborso obbligatorio per tutte le imprese assicuratrici, garantendo equità e immettendo risorse nelle tasche delle famiglie, già pesantemente danneggiate dall’emergenza Covid”.