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DIRITTI DEI PASSEGGERI FERROVIARI, ACCORDO INFORMALE FRA CONSIGLIO E PARLAMENTO EUROPEO

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I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio che punta a maggiori diritti per i passeggeri ferroviari. Obbligo di aiuto e riprotezione, assistenza per persone a mobilità ridotta, bici sui treni fra i contenuti

Sabrina Bergamini

Obbligo di aiuto e riprotezione per i passeggeri in caso di ritardo o cancellazione del viaggio. Un’assistenza migliore per le persone a mobilità ridotta. Più spazio per viaggiare con le bici, nello spirito del Green Deal. E cambiamenti nei biglietti se i viaggi comprendono tratte ad alta velocità e treni regionali che operano con la stessa impresa ferroviaria, con un’estensione dei diritti dei passeggeri dei treni regionali. I negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sui diritti dei passeggeri ferroviario.

 

Diritti dei passeggeri ferroviari, si punta a rinforzarli

«La legislazione aggiornata sui diritti dei passeggeri ferroviari – informa una nota del Parlamento europeo – garantirà il cambio di rotta e aiuterà i passeggeri in caso di ritardi e cancellazioni, migliorerà l’accesso e l’assistenza alle persone a mobilità ridotta e contribuirà a creare spazi più dedicati per le biciclette».

Così, ad esempio, in caso di ritardi superiori a 100 minuti, gli operatori ferroviari dovranno aiutare i passeggeri a trovare le migliori alternative possibili, come accade per il trasporto aereo.

L’accordo informale Consiglio-Parlamento

Il Consiglio europeo ha dunque annunciato un accordo informale con il Parlamento per migliorare i diritti dei passeggeri ferroviari. Le norme così riviste, promette il Consiglio, miglioreranno i diritti dei passeggeri ferroviari, soprattutto quelli con disabilità o con problemi di mobilità. Incoraggeranno le compagnie ferroviarie a migliorare il loro servizio.

«Nello spirito del Green Deal, i passeggeri avranno il diritto di portare a bordo le proprie biciclette» come regola generale.

Cambieranno poi i biglietti in caso di viaggio su treni in coincidenza gestiti da un’unica impresa ferroviaria, ad esempio quando in un viaggio c’è uno scambio fra un treno regionale e uno a lunga percorrenza. Un biglietto di transito, spiega il Consiglio in una nota, è un biglietto unico che è valido per tutti o più collegamenti ferroviari successivi in ​​un viaggio, a salvaguardia dei diritti alla riprotezione e al risarcimento in caso di ritardi o mancate coincidenze.

L’accordo concordato chiarisce dunque i diritti dei passeggeri in caso di ritardi e cancellazioni e rafforza le norme sulla riprotezione. Introduce una clausola di forza maggiore per le compagnie ferroviarie in modo che non siano obbligate, in circostanze eccezionali, a pagare un risarcimento. L’accordo provvisorio è soggetto all’approvazione del Consiglio poi al voto del Parlamento europeo.

UNC: esamineremo il testo

L’accordo sui diritti dei passeggeri ferroviari ha suscitato l’interesse dell’Unione Nazionale Consumatori, che lo considera una buona notizia.

«Esamineremo, comunque, il testo per verificare se ci sono davvero significativi miglioramenti – ha detto  Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Purtroppo i viaggiatori dei treni sono poco tutelati. Servono anche maggiori poteri sanzionatori da parte delle Authority di riferimento. Inoltre, è ora che i pendolari non siano considerati dei viaggiatori di serie B rispetto a chi viaggia con l’alta velocità. Basti pensare al fatto che viaggiano sempre in piedi come sardine, senza avere un indennizzo nel caso non trovino un posto a sedere».