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CRISI DENTIX, LA SOCIETÀ SI SCUSA MA I PAZIENTI SONO SENZA CURE DENTISTICHE

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Il fondatore della catena odontoiatrica pubblica una lettera sul sito internet. Ma la crisi Dentix continua e si moltiplicano le segnalazioni di pazienti rimasti senza cure

Sabrina Bergamini

Scuse per i pazienti, rassicurazioni e la promessa di lavorare a un possibile piano di riapertura delle cliniche Dentix chiuse. Ma nessuna data certa. Non scioglie i dubbi dei clienti la lettera che arriva dal fondatore della catena di cure dentistiche, Angel Lorenzo Muriel, pubblicata sul sito internet italiano. Si clicca e si aprono le parole del fondatore spagnolo di Dentix, catena che nelle scorse settimane ha presentato un’istanza di pre-fallimento.

 

Le notizie sulla crisi di Dentix sulla stampa si moltiplicano e parlano di decine di segnalazioni di clienti che hanno iniziato le cure dentistiche, non sanno se potranno continuarle e nel frattempo sono rimasti senza soldi. Molti si ritrovano con interventi parziali, impianti provvisorie e finanziarie da pagare. Nel frattempo c’è stata l’emergenza Covid, le filiali Dentix hanno chiuso e non hanno riaperto. Quando, se e come riapriranno non si sa.

Crisi Dentix, la lettera online sul sito della catena

Sul sito di Dentix, come detto, compare ora una lettera di scuse per il “silenzio” della catena.

«Gentile Paziente, in primo luogo dobbiamo scusarci per questo silenzio – si legge – Nei mesi della pandemia abbiamo garantito i servizi d’urgenza e i trattamenti indifferibili, adesso da metà maggio stiamo per attrezzare i nostri centri con tutti i dispositivi di sicurezza. In questo periodo il nostro call center è stato sempre attivo, abbiamo avuto un picco di chiamate ricevute molto alto che ha generato delle lunghe code di attesa. Il silenzio operativo è stato con il fine di consentire, con tutte le nostre forze, un possibile piano di riapertura delle cliniche Dentix. Abbiamo vissuto, e stiamo vivendo, un momento storico ed aziendale veramente complicato e critico».

«Ci stiamo adoperando per garantire le urgenze e ripristinare le cure a cui avete diritto fin dal momento in cui vi siete affidati a noi. Non possiamo negare la realtà. Non possiamo ignorarla. Stiamo lavorando giorno per giorno, ora per ora, per studiare qualsiasi soluzione possa garantire un percorso di continuità a Dentix. Per proteggere le vostre urgenze e pianificare un percorso di ritorno alla normalità».

La lettera assicura i pazienti che l’attenzione verso di loro non cambierà e che «quando l’azienda avrà modo di aprire gli ambulatori continueremo i suoi trattamenti con la stessa qualità e lo stesso servizio che abbiamo sempre offerto». Promette “al più presto istruzioni operative”. Ma una data non c’è.

La posizione degli altri centri odontoiatrici

Nel frattempo i centri odontoiatrici associati ANCOD (che riunisce i gruppi DentalPro, Primo, Caredent, Vitaldent, HDental, Dentalcoop, Veradent) si sono dichiarati pronti al dialogo con le Istituzioni, per minimizzare l’impatto negativo sui pazienti. Ancod ha chiesto un incontro al Ministero della Salute e al Mise. Le sue strutture associate, che non comprendono il Gruppo Dentix, hanno riaperto e sono disponibili a trovare soluzioni per i pazienti che stanno perdendo le cure odontoiatriche.

«In questi giorni – ha detto Raffaele Abbattista, Direttore Generale Ancod – a quasi un mese dalla ripartenza, apprendiamo dalla stampa e dai Social della imminente crisi che sta investendo il gruppo Dentix in Italia e i suoi 50 centri odontoiatrici, distribuiti su tutto il territorio nazionale.  A parte l’iniziale sgomento, ci siamo da subito attivati per capire l’entità delle difficoltà, non essendo DENTIX un nostro associato, e soprattutto stiamo cercando di capire come poter essere utili al fine di tutelare la salute dei pazienti».

Federconsumatori, ripercussioni per molti pazienti in Sicilia

I consumatori hanno già denunciato la vicenda. Lo sta facendo Federconsumatori, e oggi la sezione siciliana dell’associazione sottolinea che ci sono ripercussioni anche per numerosi pazienti siciliani (oltre venti nella provincia di Siracusa) perché sono due gli studi Dentix in Sicilia, uno a Siracusa e uno a Catania.

Per Federconsumatori, nonostante il tentativo di rassicurazione online della catena, il modus operandi della società «non lascia affatto ben sperare perché è lo stesso già adottato in passato da altre catene di studi medici e dentistici: i pazienti vengono indotti ad accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie. In tal modo Dentix incassa subito l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria. Dopodiché le cure proseguono lentamente, a singhiozzo, e oggi risultano del tutto interrotte».

«Faremo di tutto per assistere i pazienti consumatori in difficoltà – dice l’avvocato Adriana Bazzano, responsabile dello sportello Federconsumatori di Siracusa – che al momento non sanno neanche se le cure iniziate saranno portate a termine. Purtroppo, però, la cosa più probabile è che ciò non avverrà e che si dovrà portare Dentix Italia S.r.l. in tribunale».

UNC: il Mise apra un tavolo di confronto

Sulla crisi della catena interviene anche l’Unione Nazionale Consumatori che chiede al Mise di aprire un tavolo di confronto e ai clienti di mettere in mora Dentix.

«Chiediamo al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, di convocare subito i vertici della società e aprire un tavolo di confronto. Non è possibile – commenta il presidente UNC Massimiliano Dona – che i consumatori siano abbandonati a se stessi con un avviso di scuse sul sito che nulla dice rispetto alle reali possibilità di riapertura. Serve una risposta immediata perché urgono cure immediate per molti pazienti. Invitiamo intanto i consumatori a mettere immediatamente in mora la società per tutelarsi dal punto di vista legale, così da poter risolvere anche il contratto di credito con l’eventuale finanziaria. Avvisiamo fin d’ora le finanziarie che in caso di pratiche commerciale scorrette scatterà istantaneamente un esposto all’Antitrust».