Home Notizie utili CORONAVIRUS, L’AGCOM CONTRO ADRIANO PANZIRONI: DIFFONDE FALSE INFORMAZIONI SULLA VITAMINA C E...

CORONAVIRUS, L’AGCOM CONTRO ADRIANO PANZIRONI: DIFFONDE FALSE INFORMAZIONI SULLA VITAMINA C E D

298
0

L’Agcom ha avviato un procedimento per la sospensione della programmazione e una lettera di richiamo a La7. Panzironi sta pubblicizzando i suoi integratori come efficaci nella prevezione del coronavirus. Una bufala

Sabrina Bergamini

Adriano Panzironi va ancora in onda. In piena emergenza coronavirus sta pubblicizzando i suoi integratori come strumento per prevenire l’infezione da Covid-19. Informazioni che non hanno nulla di scientifico. Ma questo non impedisce al giornalista, ideatore della dieta Life 120 che promette la miracolistica vita fino a 120 anni, di pubblicizzare ancora i suoi prodotti, questa volta agganciandosi a un evento drammatico come la pandemia. Così l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato un procedimento per la sospensione della programmazione dei canali che ospitano la trasmissione del giornalista. E ha inviato una lettera di richiamo anche a La7, che ha ospitato Panzironi a “Non è l’arena”.

 

L’Agcom contro Panzironi: informazioni fuorvianti e scientificamente infondate

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, relatore il Commissario Antonio Nicita, ha infatti deciso di avviare un procedimento sanzionatorio nei confronti delle società che editano i canali 61 DTT e 880 della piattaforma satellitare i quali diffondono il programma di Adriano Panzironi, “Il Cerca Salute–LIFE 120”.

«A seguito di segnalazioni e del monitoraggio d’ufficio, Agcom ha accertato – informa una nota dell’Autorità – che il signor Panzironi, le cui trasmissioni sono già state oggetto di sanzione da parte dell’Autorità, reitera la condotta attraverso la diffusione di informazioni fuorvianti e scientificamente infondate su vari generi di malattie e possibili cure o modalità di prevenzione delle stesse. Il signor Panzironi ha inoltre dedicato parte della programmazione a “quello che non ti hanno detto del coronavirus”, arrivando a suggerire l’utilizzo di vitamina C e D – prodotti commercializzati da LIFE120 e pubblicizzati nel corso delle trasmissioni -per prevenire l’infezione».

Il coronavirus come occasione per fare altri affari, insomma.

La condotta, argomenta ancora l’Agcom, «è oggettivamente grave in ragione dell’attuale emergenza sanitaria e del momento drammatico per il Paese. Il procedimento sanzionatorio avviato prevede che l’Autorità, ritenendo grave e reiterata la condotta, possa disporre nei confronti dell’emittente la sospensione dell’attività per un periodo sino a sei mesi e, nei casi più gravi, la revoca della concessione o dell’autorizzazione».

Lettera di richiamo a La7

L’Agcom ha poi deciso di avviare, insieme con i Comitati regionali, un procedimento verso tutte le emittenti locali private che continuano ad ospitare il format “Il Cerca Salute” nella propria programmazione o comunque le trasmissioni di Panzironi e le sue inserzioni pubblicitarie. Molti emittenti sono state già sanzionate nei mesi scorsi. Sulla base degli elementi emersi dal monitoraggio, l’Autorità si riserva ulteriori iniziative, anche interessando le competenti autorità giudiziarie.

L’Agcom ha poi inviato una lettera di richiamo a La7 per aver ospitato Panzironi, due volte nel solo mese di marzo, nella trasmissione “Non è l’Arena”, dove questi («sebbene in contraddittorio con esperti qualificati», dice l’Autorità) ha potuto  ribadire le stesse posizioni per le quali erano già intervenute Agcom e Antitrust, senza peraltro dare adeguatamente conto delle iniziative dell’ordine dei giornalisti nei suoi riguardi, anche in relazione all’attività commerciale di vendita di prodotti vitaminici LIFE120 indicati come capaci di prevenire l’infezione da coronavirus.

Il pericolo delle false informazioni

L’Agcom ha poi adottato un atto di richiamo perché tutti i fornitori di media audiovisivi e radiofonici diano una copertura informativa sull’epidemia garantendo la presenza di esperti, di medici e scienziati. Per fornire ai cittadini informazioni fondate. Il problema è sempre quello, e in epoca di epidemia ha risvolti drammatici e pericolosi: la diffusione di false informazioni, bufale e argomenti che non hanno nulla di scientifico.

Per contrastare la diffusione di informazioni false o comunque non corrette, l’Agcom «ha invitato i fornitori di piattaforme di condivisione di video ad adottare ogni misura volta a contrastare la diffusione in rete, e in particolare sui social media, di informazioni relative al coronavirus non corrette o comunque diffuse da fonti non scientificamente accreditate. Queste misure devono prevedere anche sistemi efficaci di individuazione e segnalazione degli illeciti e dei loro responsabili».

L’UNC chiede sanzioni esemplari

L’Unione Nazionale Consumatori chiede sanzioni esemplari contro Panzironi e le sue trasmissioni. Commenta il presidente dell’associazione Massimiliano Dona: «Ora basta! Chiediamo sanzioni esemplari e la revoca delle concessioni. Già nel settembre 2019 era intervenuta l’Antitrust contro Life 120 Italia e l’emittente televisiva Teleuniverso, per aver reiterato due pratiche commerciali scorrette già vietate e sanzionate, irrogando una sanzione di 250 mila euro a Life 120 Italia, più un’altra sanzione per complessivi 40 mila tra Panzironi, Life 120 Italia e altre società. Ma è evidente che non sono state sufficienti. Fino a che le multe sono inferiori al guadagno ottenuto, non si andrà da nessuna parte. Diffondere informazioni fuorvianti e scientificamente infondate è già gravissimo, ma farlo ora, sull’epidemia da Coronavirus, è intollerabile!».