Stop ai rialzi delle bollette telefoniche. L’Antitrust ha confermato, nella riunione dello scorso mercoledì, le misure cautelari adottate in via d’urgenza lo scorso 21 marzo nell’ambito dell’istruttoria avviata a febbraio per accertare una eventuale intesa restrittiva della concorrenza tra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre.
L’Agcm ricorda come i principali operatori dinanzi al nuovo obbligo di fatturazione mensile “avrebbero comunicato, quasi contestualmente, ai propri clienti che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile anziché su quattro settimane, prevedendo, al contempo, una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che 13”.
Con le misure decise dall’Agcm “gli operatori devono sospendere l’attuazione del repricing oggetto dell’intesa contestata e definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti”.