Italiani sempre più convinti che la svolta green sia necessaria: più di 1 su 3 (36%) ritiene che le persone si comportino male o siano poco attente all’ambiente
Il 90% degli italiani è d’accordo sul fatto che ognuno di noi possa fare molto per proteggere l’ambiente e dare avvio alla svolta green di cui il nostro pianeta ha bisogno. Lo testimonia il fatto che il 44% degli italiani si impegna nella lotta al cambiamento climatico anche riducendo gli acquisti di prodotti con imballaggi eccessivi contro i quali la finanziaria prevede un bonus per i negozianti che attrezzano spazi dedicati alla vendita di prodotti sfusi o alla spina, alimentari e per l’igiene personale.
Il forum dell’agricoltura
È quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti/Ixè su “La svolta green degli italiani” nel 2019 presentata al Forum internazionale dell’agricoltura a Cernobbio dove è stato aperto il primo “Salone dell’Economia Circolare” con le dimostrazioni pratiche delle esperienze più innovative delle imprese legate al Green New Deal della manovra economica del Governo con gli interventi salva clima.
Italiani più attenti all’ambiente
Oltre la metà dello spazio della pattumiera è occupato da imballaggi
Scatole, bottiglie, pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa con l’agroalimentare sono i maggiori responsabili della produzione di rifiuti da imballaggio che oltre all’impatto ambientale ha una incidenza notevole sui prezzi.
Spesso gli imballaggi costano infatti più del prodotto sia in quanto componente ma anche per il fatto che aumentano il peso da trasportare.
La sensibilità ambientale è in crescita, ma esiste anche la consapevolezza che non tutti hanno lo stesso livello di preoccupazione per la salute del pianeta. Infatti – spiega la Coldiretti – più di 1 italiano su 3 (36%) ritiene che in genere le persone si comportino male o siano poco attente all’ambiente con un 8% ancora più pessimista che le giudica per niente attente.
La svolta green è una questione di scelte
Esiste una schiacciante maggioranza del 72% che sarebbe disposta a ridurre gli spostamenti in auto, scooter e motocicletta mentre più di 6 su 10 (64%) potrebbero rinunciare all’aria condizionata.
Sul fronte della gestione dei territori, il 52% ritiene urgente potenziare la raccolta differenziata che sarebbe la scelta preferita da 8 italiani su 10 (80%) rispetto alla presenza di un termovalorizzatore.
Per migliorare la situazione ambientale il 59% degli italiani ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi sullo stile di vita. Tra le produzioni energetiche sulle quali dovrebbe puntare il nostro Paese 7 italiani su 10 (71%) si schierano per quella solare, 1/3 (32%) punterebbe sull’idroelettrico e un altro 10% sulle biomasse. Mentre il 61% si dice molto o abbastanza favorevole a sovvenzionare le rinnovabili: dal fotovoltaico al biogas.
“Sfruttando gli scarti agricoli delle coltivazioni e degli allevamenti – spiega il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini – i mini impianti per il biometano possono arrivare a coprire fino al 12% del consumo di gas in Italia. È necessario passare da un sistema che produce rifiuti e inquinamento – conclude Prandini – verso un nuovo modello economico circolare in cui si produce valorizzando anche gli scarti con una evoluzione che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l’economia italiana ed europea, orientandola verso una direzione più sostenibile in grado di combinare sviluppo economico, inclusione sociale e ambiente”.