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LA CURA DELLA CASA DIVENTA GREEN. E GLI ITALIANI COMPRANO I DETERSIVI “BIODEGRADABILI” E CON “MENO PLASTICA”

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La cura della casa diventa green. E quando saponi e detersivi rivendicano caratteristiche ecologiche sulla plastica, vendono di più

Sabrina Bergamini

La cura della casa si fa green. E quando c’è “eco” sulla plastica in etichetta, si vende di più. Detersivi per lavatrici e lavastoviglie, saponi per bucato a mano, ammorbidenti: in etichetta sbarca la tendenza a ridurre la plastica, i claim con la crescita più importante sono «biodegradabile» e «vegetale», mentre hanno successo nello shopping degli italiani quelle etichette che rivendicano la presenza di «meno plastica» o di «plastica riciclata».

Le confezioni ecologiche tirano di più

 

Secondo l’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, i prodotti con i claim dedicati all’adozione di confezioni più ecologiche sono stati i più performanti in supermercati e ipermercati nel corso del 2018. E hanno trainato le vendite dei prodotti ecologici per la cura della casa, con vendite in aumento del 3,1% rispetto al 2017, arrivando a sfiorare i 140 milioni di euro, a fronte di un comparto, quello della cura casa, in rallentamento. Al contrario, il “green” traina le vendite.

L’Osservatorio, che analizza i consumi degli italiani e i loro cambiamenti a partire dalle etichette, ha selezionato nel mondo della cura casa green circa 9400 prodotti accumunati da etichette con una serie di caratteristiche come «biodegradabile», «vegetale», «senza nichel», «plastica riciclata», «meno plastica», «senza fosfati», «senza allergeni».

Biodegradabile e vegetale, un successo

«In valore assoluto – si legge nel report – il giro d’affari sviluppato nel 2018 dal cura casa “green” si avvicina ai 140 milioni di euro, arrivando a rappresentare il 5,7% del sell-out totale dei 9.400 prodotti del totale reparto cura casa che rientrano nel paniere dell’Osservatorio Immagino. Tra i trend più interessanti del 2018 si segnalano i prodotti presenti on pack come “biodegradabile”(+7,8% a valore rispetto al 2017) o “vegetale” (+6,2%)».

Questi prodotti vedono infatti un aumento dell’offerta: il «biodegradabile» è sbarcato su una serie di prodotti quali detergenti per lavastoviglie, bucato lavatrice e a mano, rotoli di carta, mentre il claim «vegetale» è arrivato sui detersivi per  bucato lavatrice, detergenti e additivi per lavastoviglie.

Aumenta anche l’importanza dei claim «senza nichel», che segna più 1,3% di vendite, e ancor più dei prodotti etichettati come «senza allergeni», a più 18%, anche se questi ultimi rappresentano solo lo 0,5% fra i prodotti per la cura della casa green.

Il fenomeno del “meno plastica”

L’altra tendenza di maggior rilievo è quella che riguarda i claim ecologici sulla plastica. I prodotti green che gli italiani vanno a comprare sugli scaffali dei supermercati devono rivendicare la riduzione della plastica e la sua riciclabilità.

«Il “fenomeno” che ha caratterizzato il cura casa green nel 2018 – spiega il report – è stata l’avanzata dei prodotti che hanno comunicato in etichetta il ricorso a confezioni più “ecologiche”. Il claim “meno plastica” ha visto crescere del +24,5% il sell-out rispetto al 2017, anche grazie a un forte incremento della numerica dei prodotti coinvolti (oggi arrivati allo 0,9% del paniere), com’è avvenuto nei detersivi lavatrice e per stoviglie a mano e negli ammorbidenti. Trend molto positivo anche per i prodotti in “plastica riciclata”: le vendite a valore sono aumentate in un anno del +9,6%, anche in questo caso per effetto di un ampliamento dell’offerta (1,0% di quota), in particolare nei sacchetti per la spazzatura e nelle confezioni dei prodotti per bucato in lavatrice».