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SPRECO ALIMENTARE: ANCORA TROPPO CIBO TRA I RIFIUTI. UNC LANCIA GUIDA PER RIDURRE IL “FOOD WASTE”

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Secondo la FAO nel mondo vengono sprecate 1,3 mld tonnnellate di cibo ogni anno, per un valore di oltre 2.000 mld di euro; in Italia vengono buttati nella spazzatura annualmente alimenti per un valore di circa 12,6 mld di euro ogni anno. Il solo spreco di cibo tra le mura domestiche, arriva a 6 mld euro, circa 4,5 euro settimanali a famiglia: in sostanza ciascuno di noi spreca 85 kg di cibo che potrebbe essere riutilizzato.

“Sembra un vaso bucato in cui continuiamo ad aggiungere acqua ma non riusciremo mai a riempirlo fino all’orlo per colpa degli sprechi” con queste parole Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta in occasione della Giornata nazionale antispreco alimentare, i dati relativi al cibo ancora utilizzabile che finisce tra i rifiuti.

Eppure, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, quasi tre italiani su quattro (71%) hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari nell’ultimo anno, contro un 22% che li ha mantenuti costanti e un 7% che dichiara di averli aumentati. Il risultato è che nonostante la maggiore attenzione, il problema resta rilevate. Agli sprechi domestici vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi in un anno.

Siamo di fronte ad una svolta favorita dalla legge 166/16 (legge Gadda). “La lotta agli sprechi coinvolge l’intera filiera, ma noi intendiamo richiamare soprattutto i consumatori ad una maggiore responsabilità”, commenta Dona. Per questo motivo, nell’ambito del progetto LIFE_Food. Waste.StandUp, co-finanziato dal programma LIFE 2014-2020 con Federalimentare (capofila), Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus, l’Unione Nazionale Consumatori lancia oggi la guida “Quanto spreco” scaricabile gratuitamente sul sito www.consumatori.it e sulla pagina dedicata alla Giornata Nazionale Antispreco. “È un piccolo strumento per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di comportamenti consapevoli per la sostenibilità ma anche per il portafoglio: razionalizzare infatti la spesa e riciclare il cibo che si ha in casa con ricette innovative è un ottimo modo per risparmiare tempo e denaro”, conclude Dona.

Coldiretti si sofferma sui passi avanti fatti dalla ristorazione nell’ambito della riduzione degli sprechi alimentari e sottolinea come, grazie alla legge Gadda, un numero crescente di esercizi mette a disposizione dei clienti confezioni o vaschette ad hoc per portare a casa il cibo non consumato mentre sono aumentate le industrie e le catene di distribuzione che stringono accordi per consegnare le scorte alimentari a rischio scadenza ai più bisognosi con il Banco alimentare che stima un aumento delle donazioni di ben il 20% dall’entrata in vigore della legge anche per la semplificazione delle procedure.