Nel terzo trimestre 2022 scende la spesa delle famiglie. E quest’anno i prezzi continuano a salire. Consumatori: dato preoccupante, allarme confermato
È in caduta la spesa delle famiglie. Nel quarto trimestre 2022 risultano in diminuzione dell’1,1% i consumi finali nazionali. Il prodotto interno lordo (Pil) è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumentato dell’1,4% in termini tendenziali. Mentre nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dell’1,6%. I dati sono contenuti nelle statistiche dell’Istat sui conti economici trimestrali relative al quarto trimestre 2022.
La spesa delle famiglie sul territorio economico ha registrato una diminuzione in termini congiunturali dell’1,3% – scrive l’Istat – In particolare gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti dell’1,9%, quelli di beni non durevoli dell’1,3%, quelli dei beni semidurevoli dello 0,1%, mentre quelli di servizi dell’1,5%.
Preoccupa il calo della spesa, dice anche l’Unione Nazionale Consumatori.
«A preoccuparci è la caduta libera della spesa delle famiglie residenti, -1,6% sul terzo trimestre 2022 – dice il presidente dell’associazione Massimiliano Dona – Se proseguisse il cammino in discesa sarebbero guai per il Paese, considerato che rappresentano il 58,8% del Pil. Solo se le bollette del gas e della luce e l’inflazione continueranno a scendere in modo consistente i consumi potranno tenere. Per questo non si capisce cosa aspetti il Governo a fare due cose: rinnovare gli sconti sulle bollette anche per il quarto trimestre e rinviare la fine del mercato tutelato della luce che per condomini e associazioni scade il 1° aprile 2023, ossia tra meno di un mese».
un italiano su quattro inoltre dichiara di spendere tutto quello che guadagna e il 26% delle famiglie teme concretamente di non arrivare alla fine del mese. Di contro, il 38% di chi risparmia lo fa perché condizionato da un futuro che percepisce come incerto.
È quanto emerge dalla prima rilevazione dell’Osservatorio Changing World di Nomisma che accende i riflettori sul “futuro degli italiani fra incertezze e strategie di risparmio”.
Le strategie di risparmio degli italiani
In un contesto di diminuzione del potere d’acquisto, nell’ultimo anno l’88% delle famiglie ha adottato alcune strategie di risparmio per far fronte al rincaro dell’energia e all’aumento generale dei costi, fattori che incidono sulle scelte di acquisto.
Si compra di meno, si riducono gli sprechi, si fanno solo le spese essenziali e si cercano le promozioni: ecco le principali strategie attuate.
«Entrando nel dettaglio dell’indagine, vediamo che per contenere gli effetti dell’inflazione sul budget familiare, gli italiani optano per strategie di decluttering del carrello: riducendo gli sprechi (58%), rinunciando a prodotti e servizi ritenuti superflui (45%) e limitando gli acquisti a voci di spesa davvero essenziali (40%). A questo aspetto si unisce la ricerca di offerte e promozioni (51%)», spiega Valentina Quaglietti, Senior Project Manager e Responsabile Osservatori Cliente di Nomisma.
Anche se cercano di limitare le spese, il 14% degli intervistati ritiene di guadagnare meno di quanto avrebbe bisogno per sostenere le spese necessarie. Il 25% degli italiani, per far fronte ai costi e agli imprevisti legati alle utenze, all’abitazione e all’alimentazione si ritrova a spendere tutto il budget familiare a disposizione, senza potersi permettere altro. Il 7% rinuncia al risparmio per acquistare beni e servizi non strettamente necessari ma che consentono di condurre una vita in qualche modo più agiata. Il 54%, invece, riesce ad accantonare qualcosa, senza dover fare troppe rinunce, in virtù di una spesa minore rispetto alle sue entrate.