La salute degli italiani nei prossimi anni potrebbe essere sempre più a rischio per il “pensionamento dei medici di famiglia che nei prossimi cinque/otto anni priveranno 14 milioni di cittadini di questa figura professionale”. A lanciare l’allarme è la Federazione italiana dei medici di famiglia (Fimmg) sul proprio sito web. “Appare quasi ridicolo assistere al fatto che nessuna forza politica che aspira a governare il Paese proponga e si impegni sul tema dell’assistenza territoriale, della cronicità e della non autosufficienza – spiega Silvestro Scotti, segretario della Fimmg – in un Paese che, per caratteristiche demografiche, avrà soprattutto bisogno di un’assistenza medica domiciliare, residenziale e di prossimità”. Secondo le stime della Fimmg i pensionamenti nei prossimi 10 anni saranno 33392, quelli da qui al 2022 (anno di picco per la Fimmg) saranno 14908 e 3902 i camici bianchi che ‘saluteranno’ i colleghi nel 2022.
“Per poter continuare a garantire ai cittadini italiani il diritto di essere curati tutti nello stesso modo devono essere garantiti investimenti economici sul numero e sulla qualità della formazione dei medici di medicina generale, sul personale sanitario e amministrativo nei nostri studi, sulle tecnologie – sottolinea Scotti – A questo punto la figura e la presenza del medico di medicina generale appare impotente per promuovere il vero cambiamento e allora, coraggio, chi vuole rottamare la medicina di famiglia si faccia avanti a viso scoperto e non come un ladro che ruba a piccole quantità per non essere scoperto. Ormai il buco è evidente e le impronte si cominciano a vedere. Noi non vogliamo essere dei complici silenziosi né peggio omertosi anche perché ci sentiamo, insieme ai cittadini, le vittime di tanta superficiale approssimazione”.