Nell’ultimo anno 7 famiglie su 10 hanno messo nel carrello della spesa l’ortofrutta bio e il 72% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta frutta e verdura biologiche. Per sei consumatori su dieci, il bio è sinonimo di salute e benessere. L’ortofrutta è il comparto del biologico più apprezzato dagli italiani. I dati vengono dal SANA 2018, il Salone internazionale del biologico e del naturale, e sono contenuti in uno studio fatto da Nomisma per AssoBio e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
I comportamenti eco-sostenibili dei consumatori sono sempre più diffusi e questo fa crescere la filiera bio italiana; in questo settore, poi, le tendenze di consumo premiano l’ortofrutta, che si conferma il comparto biologico più apprezzato dagli italiani. “Il valore complessivo delle vendite di ortofrutta biologica – informa una nota – sfiora i 400 milioni di euro, considerando solo i due principali canali di acquisto, la distribuzione moderna (per il 49% degli italiani tale canale è prevalente) che registra oltre 316 milioni di euro di vendite negli ultimi 12 mesi (da luglio 2017 a giugno 2018), seguita dai negozi specializzati (canale prescelto dal 22% delle famiglie acquirenti) con oltre 83 milioni di euro; seguono gli acquisti diretti dai produttori (il 15% fa ricorso a questo canale per gli approvvigionamenti di prodotti ortofrutticoli biologici), i mercati e la vendita online”.
Il quadro dei consumatori di ortofrutta bio restituisce un profilo molto definito: si tratta soprattutto di giovani con un elevato livello di istruzione. Il 92% degli acquirenti è laureato e l’88% ha meno di 35 anni. Nell’ultimo anno, prosegue lo studio, 7 famiglie su 10 hanno messo in carrello l’ortofrutta bio e il 72% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta frutta e verdura biologiche, il 61% almeno una volta a settimana e il 25% due-tre volte al mese.
Secondo Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutticolo di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, “è importante non solo eliminare tutti gli ostacoli che impediscono la crescita del segmento biologico, ma continuare ad accompagnare i consumi biologici con un’importante spinta di comunicazione, perché è proprio puntando sull’informazione ai consumatori che si rafforza e consolida la domanda di prodotti bio e si riesce ad aprire anche nuovi spazi di mercato alla parte produttiva”. Vernocchi ha inoltre evidenziato che “lo sviluppo del biologico, supportato da una adeguata ricerca, è anche chiamato a servire da traino per rendere l’agricoltura convenzionale più verde.”
I consumatori hanno un approccio sempre più sostenibile all’alimentazione e questo si riversa nelle motivazioni che spingono all’acquisto di frutta e verdura biologiche. Queste infatti sono percepite, spiega il report, come sinonimo di salute e benessere, tanto che il 61% degli acquirenti segnala questa dimensione. Sono poi considerate garanzia di sicurezza e qualità dei prodotti (46%) e di rispetto per l’ambiente (34%). Ad incidere sulle scelte risultano anche il gusto (il 24% lo ritiene superiore) e i suggerimenti di medici e pediatri (4%). A completare il quadro c’è la speciale classifica dei dieci prodotti bio più venduti nella distribuzione moderna nell’ultimo anno. Nella top ten ci sono nell’ordine banane, limoni, pomodori, carote, zucchine, mele, aglio, kiwi, patate e finocchi.