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RC AUTO E COVID-19, L’IMPEGNO DELL’ANIA E I DUBBI DEI CONSUMATORI

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L’Ania si impegna a “restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri”. Rc auto e Covid-19, i dubbi dei Consumatori

Sabrina Bergamini

Le compagnie assicurative sono pronte a impegnarsi per «restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri», ha dichiarato l’Ania. Qualcosa si muove sotto il cielo di rc auto e Covid-19, anche se le misure finora prospettate non sono prive di criticità.

 

Un emendamento approvato qualche giorno fa in Senato, nell’ambito della conversione del dl 18/2020, introduce per gli automobilisti la possibilità di sospendere fino al 31 luglio l’rc auto o moto in corso di validità. Se confermata con questa formula, la novità – ha stimato una simulazione di Facile.it – potrebbe tradursi in un risparmio potenziale fra i 40 euro e i 150 euro per l’automobilista medio (più alto se la sospensione fosse di tre mesi) ma ci sono dei rischi da valutare attentamente. Riguardano il blocco delle garanzie accessorie, gli eventuali costi di sospensione e riattivazione, l’obbligo di un box privato o di un posto auto condominiale in cui tenere l’auto.

Una mossa l’ha ad esempio fatto Unipolsai, che su tutte le polizze in vigore il 10 aprile offre la possibilità di richiedere un voucher del valore di un mese del premio RCA pagato. Il voucher, spiega Unipolsai, avrà un valore minimo di 20 euro e potrà essere usato per il rinnovo della polizza RcAuto, a partire dal 22 aprile.

Rc auto e Covid-19, l’Ania promette “iniziative specifiche”

L’impegno del settore assicurativo «non verrà certo meno quando si tratterà di sostenere la ripartenza dell’economia del Paese». È quanto ha detto in una nota l’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che ha ribadito il suo impegno sia durante l’emergenza, oggi, sia nella prospettiva della ripartenza del paese.

«Sono stati predisposti tempestivamente, con i tempi adeguati alla situazione di emergenza, prodotti e servizi specifici per la protezione di famiglie, imprese e lavoratori dagli impatti del COVID-19 nonché una serie di agevolazioni per i settori e gli assicurati in maggiore difficoltà – scrive l’Ania – Anche nel settore della RCA, oltre alle facilitazioni introdotte dalle recenti normative, le Compagnie metteranno in campo delle iniziative specifiche, studiate in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo».

L’Ania ha poi scritto che la battaglia più impegnativa si sta spostando sul rilancio dell’economia e promesso di agire in questo campo: «le Compagnie assicurative, che gestiscono gran parte del risparmio delle famiglie italiane, non potranno che rafforzare il loro impegno per sostenere lo sviluppo dell’economia reale e le iniziative cardine per la ripartenza del Paese».

Rc auto e Covid-19, Consumatori scettici

Le compagnie assicurative metteranno dunque in atto “iniziative specifiche”, ha scritto l’Ania, a fronte del netto calo dei sinistri in questo periodo di stop forzato. Tutto bene?

Per l’Unione Nazionale Consumatori si tratta di un impegno «troppo generico, oltre che tardivo», come dice il presidente Massimiliano Dona.

«Non solo, infatti, si tratta di una dichiarazione fatta solo dopo l’approvazione del Cura Italia da parte del Senato, che ha previsto la possibilità di sospendere l’rc auto fino al 31 luglio, ma soprattutto perché queste iniziative, che non possono che vedere una consistente riduzione dei premi applicati, non possono essere messe in campo quando l’emergenza Coronavirus sarà finita, ma subito, ora, mentre le famiglie sono in difficoltà», dice Dona.

Il Codacons invece è contrario. Teme che dalla libera scelta delle compagnie assicurative scaturiranno conseguenze negative per gli automobilisti.

«In questa fase delicata – dice il Codacons – non è possibile lasciare all’autonomia delle imprese assicuratrici la questione dei rimborsi sull’Rc auto, perché servono regole certe e che valgano in modo identico per tutti gli assicurati su tutto il territorio, onde non creare disparità e soprattutto garantire i diritti degli utenti ingiustamente danneggiati sul fronte rc auto».

Rc auto in pandemia, Codacons: ogni assicurato perde quasi 34 euro al mese

La questione è presto detta. Con lo stop ai movimenti, gli automobilisti si ritrovano a pagare polizze rc auto di cui non possono usufruire. Secondo stime del Codacons, con i limiti agli spostamenti ogni assicurato perde quasi 34 euro al mese. Le auto sono ferme e gli incidenti sono diminuiti dell’80%, dice l’associazione: gli assicurati avrebbero diritto al rimborso parziale e automatico della polizza rc auto.

«Considerato che una polizza rc auto costa mediamente in Italia 404 euro (dato Ivass), ogni assicurato che in queste settimane ha dovuto lasciare la propria auto in garage a causa dei limiti agli spostamenti, perde ogni mese 33,6 euro di assicurazione, cifra che ovviamente risulta più elevata per i residenti delle città del sud e per i neopatentati, categorie che arrivano a pagare anche più di 1.000 euro all’anno per l’Rc auto – dice il Codacons – Se si calcola che in Italia risultano attualmente assicurate 39 milioni di autovetture, il danno economico per l’intera categoria degli automobilisti raggiunge la cifra record di 1,3 miliardi di euro al mese».