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PASSEGGERI E DIRITTI, CORTE DEI CONTI EUROPEA: LE TUTELE CI SONO MA IN POCHI LI CONOSCONO

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I diritti dei passeggeri ci sono ma in pochi il rivendicano, almeno a quanto mette in evidenza la Corte dei Conti europea secondo la quale il sistema di protezione dei diritti è dell’UE ben sviluppato, ma spesso i passeggeri non sono a conoscenza dei propri diritti e non dispongono di informazioni pratiche su come farli valere.

 

La Commissione europea ha riconosciuto un insieme di diritti essenziali dei passeggeri nell’UE comuni ai quattro modi di trasporto collettivo: aereo, ferroviario, per via navigabile e mediante autobus. Tali diritti sono garantiti per ciascun modo di trasporto, anche se la misura della copertura e le norme specifiche sono diverse da un regolamento all’altro.

Per stabilire se i diritti dei passeggeri siano tutelati con efficacia, gli auditor della Corte hanno visitato la Repubblica ceca, la Germania, l’Irlanda, la Grecia, la Spagna, la Francia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Polonia e la Finlandia e hanno condotto due sondaggi tra i passeggeri.

L’impegno dell’UE a favore dei diritti dei passeggeri è innegabile”, ha affermato George Pufan, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. “Ma per meglio rispondere agli interessi dei passeggeri, il sistema deve essere più coerente, di più facile utilizzo e maggiormente efficace”.

Numerose disposizioni contenute nei regolamenti possono essere interpretate in modo differente, e l’importo dell’indennizzo previsto non mantiene il proprio potere d’acquisto, poiché non vi sono disposizioni per adeguarlo all’inflazione.

Tuttavia, il livello di consapevolezza tra i passeggeri rimane relativamente basso e le campagne di sensibilizzazione avrebbero potuto fornire maggiori orientamenti pratici su cosa fare in caso di perturbazione del viaggio. L’attuale sistema di indennizzi pone un onere notevole sia sui vettori che sui passeggeri e le procedure non sono trasparenti. Per uno stesso viaggio, i passeggeri possono essere trattati in modo diverso, e l’approccio al far rispettare i diritti varia a seconda del modo di trasporto e dello Stato membro.

Il monitoraggio operato dalla Commissione europea ha portato a chiarire i regolamenti, afferma la Corte. Tuttavia, poiché la Commissione non ha mandato per imporre il rispetto dei diritti dei passeggeri, vi sono discrepanze nell’applicazione di tali diritti.

La Corte formula una serie di raccomandazioni volte a migliorare la situazione:

  • migliorare la coerenza, a chiarezza e l’efficacia dei diritti dei passeggeri nell’UE; ciò dovrebbe includere l’obbligo per i vettori di indicare, entro 48 ore, le cause della perturbazione del viaggio e di corrispondere i relativi indennizzi automaticamente;
  • accrescere la consapevolezza dei passeggeri;
  • dare ancora maggior poteri agli organismi nazionali preposti all’applicazione e potenziare il mandato della Commissione.