Le richieste dell’Autorità a Governo e Parlamento riguardo i bonus sociali e specifiche misure per acqua, energia e rifiuti
Sulle bollette di acqua, energia e rifiuti arriva la segnalazione di Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) indirizzata a Parlamento e Governo, come si legge in un comunicato sul sito.
Rinnovo automatico per energia, gas e acqua e avvio del bonus rifiuti
L’Autorità aveva già stabilito misure semplificative per i rinnovi dei bonus sociali energia, gas e acqua, in scadenza. A questo suggerisce che si possa aggiungere una norma che preveda il rinnovo automatico per ulteriori dodici mesi (senza soluzione di continuità) dei bonus con scadenza prevista tra il 1° marzo e il 31 dicembre 2020. In questo modo, «le famiglie beneficiarie che ne hanno diritto sino all’avvio del “riconoscimento automatico dei bonus” (già previsto a partire dall’anno 2021 nel Decreto legge 124/2019) evitando adempimenti amministrativi sia alla popolazione interessata, limitata negli spostamenti, che alle strutture amministrative preposte alla gestione dei bonus». Aggiungendo le stesse modalità di bonus sociale anche per il settore rifiuti.
Energia: azzeramento delle quote fisse per PMI
Nel caso del comparto energetico, l’autorità sottolinea la necessità di risorse pubbliche, ma che, nel contempo, «potrebbero giovarsi della flessibilità e selettività garantita dalla struttura delle bollette elettriche, avendo queste il vantaggio di essere immediatamente fruibili dalle imprese senza oneri amministrativi e consentendo allo stesso tempo un certo grado di selettività nella scelta dei destinatari. Gli interventi potrebbero focalizzarsi sulle quote fisse della bolletta elettrica, riducendo o azzerando le componenti fisse di “trasporto e gestione del contatore” e degli “oneri generali”».
Servizio idrico: potenziamento del Piano nazionale e del Fondo di Garanzia
Per il servizio idrico servono misure di potenziamento di strumenti già previsti dalla normativa. A stimolo degli investimenti in infrastrutture idriche, Arera auspica interventi di rafforzamento del “Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche” istituito presso la CSEA. Occorre inoltre un intervento normativo che, oltre a darle mandato per una gestione semplificata del Fondo sugli aspetti di propria competenza, integri le risorse disponibili con uno stanziamento di 100 milioni di euro (a carico della finanza pubblica, per gli anni 2020-2021) al fine di aumentare la platea degli interventi realizzabili e l’effetto leva sugli investimenti.
Infine si sottolinea «l’utilità di stanziare risorse statali aggiuntive per la sezione “acquedotti” del Piano nazionale idrico, rispetto agli attuali 40 milioni di euro/anno previsti fino 2028».
Rifiuti: strumenti per la mitigazione effetti emergenza
Riguardo ai rifiuti, la richiesta a Parlamento ed Esecutivo riguarda interventi normativi a sostegno «dell’applicazione di strumenti per la mitigazione degli effetti derivanti dall’attuale emergenza epidemiologica, per gli utenti non domestici, coerentemente con il principio “chi inquina paga”. Dal punto di vista economico, ciò potrebbe rendere necessarie risorse quantificabili in circa 400 milioni di euro.