L’Abi ha diffuso “una nuova lettera circolare a tutti gli associati” in cui sono indicate “innovazioni e semplificazioni introdotte dall’Inps che facilitano il processo di erogazione dell’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche, come previsto dalla convenzione del 30 marzo”.
Per l’accredito della cassa integrazione, in particolare, “non è più richiesto l’invio dei modelli cartacei validati dagli sportelli bancari e postali per certificare l’Iban, cioè il codice identificativo del conto corrente indicato dal lavoratore per il pagamento della cassa integrazione”.
La validità di questo codice identificativo “è ora effettuata con sistemi informatici di collegamento diretto tra l’Inps e le banche (database condiviso). È stato anche semplificato il modulo telematico con cui le aziende, richiedenti la cassa integrazione, comunicano i dati per il pagamento diretto ai lavoratori”.
In questo modo “si riduce la modulistica che il lavoratore deve compilare, si riducono le comunicazioni da effettuare e si dà maggiore efficienza dell’anticipo dell’assegno di cassa integrazione”.
Sono state inoltre definite dall’Abi e dalle confederazioni del mondo dell’artigianato “le specifiche modalità per applicare la convenzione anche ai lavoratori delle imprese artigiane destinatarie del Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato”.