L’Italia è agli ultimi posti in Europa per competenze digitali dei giovani dai 16 ai 24 anni. La media europea è dell’80%, il paese si ferma al 65%
L’Italia è agli ultimi posti in Europa per competenze digitali dei giovani. Peggio fanno solo Bulgaria e Romania.
Mentre dunque si fa un gran parlare della sfida digitale rappresentata dalla pandemia, dell’esigenza di modernizzare e digitalizzare il paese e le relazioni economiche e sociali, fino alla scuola, i dati Eurostat restituiscono un quadro desolante. E confermano di fatto il ritardo italiano nei confronti della digitalizzazione dell’economia e della società, come già emerso dal Desi 2020 pubblicato a giugno.
Quali competenze digitali per i giovani europei?
Negli ultimi mesi i giovani si sono dovuti misurare con le lezioni online e la didattica a distanza, perché le misure di confinamento e lockdown associate al Covid-19 hanno costretto scuole, università e istituti di formazione a gestire da remoto l’insegnamento. Ma i giovani (qui si parla dei ragazzi fra i 16 e i 24 anni) hanno le competenze digitali che servono per accedere a questi servizi? Da questa domanda è partita Eurostat.
La risposta è che nel 2019, nella Ue quattro giovani su cinque (80%) di età compresa tra 16 e 24 anni avevano competenze digitali di base o superiori. Un dato superiore del 24% rispetto alle competenze digitali di tutta la fascia di età compresa tra 16 e 74 anni (56%). Ma ci sono forti differenze su base nazionale.
Fra gli stati Ue, la Croazia registra la più alta percentuale di individui di età compresa tra 16 e 24 anni con competenze digitali complessive di base o superiori (97%), seguita da Estonia, Lituania e Paesi Bassi (tutti e tre il 93%) e da Grecia (92%).
Le percentuali relative alle competenze digitali più basse, al contrario, si registrano in Romania (56%), Bulgaria (58%), Italia (65%), Ungheria (68%).
World Youth Skills Day
I dati sono stati diffusi in occasione della World Youth Skills Day, la Giornata mondiale delle competenze giovanili che cade oggi.
I dati delle Nazioni Unite ricordano che, a livello mondiale, un giovane su cinque si ritrova a essere Neet: non studia, non lavora e non è coinvolto in un percorso di formazione. Tre su quattro dei giovani Neet sono donne.
Quasi due giovani lavoratori su cinque nelle economie emergenti e in via di sviluppo vivono con meno di 3,10 dollari al giorno. E attualmente più di 1 giovane su 6 è senza lavoro a causa del Covid.