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CASHBACK: DAL 1° DICEMBRE PER CHI PAGA CON CARTA

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Gabriella Lax 

Contro l’evasione fiscale, arriva il meccanismo di rimborsi sugli acquisti fatti con mezzi diversi dal contante. Si parte a dicembre con accumulo “punti”

Cashback a dicembre

Dal primo dicembre partirà il cashback, cioè il meccanismo dei rimborsi per chi paga con moneta elettronica. E’ quanto prevede il decreto agosto. Le coperture finanziarie per partire immediatamente sono risultate insufficienti. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha spiegato che per gli acquisti con strumenti elettronici, annunciato lo scorso anno con il nome di “bonus Befana” e rinviato causa emergenza, si partirà da dicembre. Dunque sarà anticipato rispetto a quanto stabilito nella riprogrammazione ma serviranno successivi provvedimenti attuativi.

 

Cashback da dicembre, i fondi

Nella strategia di contrasto all’evasione fiscale, l’esecutivo ha stanziato 1,75 miliardi di euro ed è stato Gualtieri a spiegare che si tratterà di «un meccanismo a punti, non di sconti, che consente di cumulare il vantaggio di un certo numero transazioni per avere indietro risorse che possono variare a secondo del numero di transazioni, potranno beneficiarne tutti i consumatori italiani e consentirà di avere questi rimborsi in tranche semestrali prima delle vacanze estive e poi dell’anno successivo».

Il meccanismo, dunque, partirà dal 1° dicembre 2020, consentendo di avere un rimborso in denaro per chi paga tramite carta o app anzichè usare i contanti per l’acquisto di beni e servizi.

Cashback: come funzionerà

Come precisato dal Governo, i “punti” si avranno già a partire da questo dicembre, cioè nel mese delle spese natalizie. I rimborsi invece, come spiega il ministro, non arriveranno prima del prossimo anno in due momenti distinti, prima dell’estate e prima di fine anno. Ma a quanto potranno arrivare le eventuali restituzioni?

A deciderlo saranno, prossimamente, i provvedimenti attuativi che stabiliranno anche quali tipi di transazioni saranno incluse. Per adesso il miliardo e 750 milioni di euro messi da parte va ad aggiungersi nel 2022 ai 3 miliardi già previsti nell’ultima manovra.