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BOLLETTE LUCE POCO CHIARE: LA DENUNCIA DELL’ANTITRUST

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Gabriella Lax 

Sono i costi nascosti a rendere difficile la lettura. Così Enrico Quaranta, capo di gabinetto dell’Antitrust nel corso di un’audizione al Senato

Bollette, Antitrust: l’audizione al Senato

Bollette in cui i costi non sono facilmente comprensibili dagli utenti a causa di una «complessità e articolazione tale da compromettere significativamente la trasparenza e la comprensibilità delle fatture per l’utenza». Questo ha riferito il capo di gabinetto dell’Antitrust, Enrico Quaranta, in audizione al Senato. La mancanza di chiarezza costringe l’utenza a fare scelte non consapevoli.

 

Bollette, scelte dei consumatori alterate

Prosegue Quaranta: «L’attuale struttura di costo della bolletta determina una alterazione delle scelte dei consumatori, che devono assumere le proprie decisioni senza avere piena consapevolezza di quale sia il reale costo del servizio che stanno acquistando e dei reali vantaggi economici sottostanti la scelta di cambiare operatore».

Bollette, l’aumento degli oneri

Nel corso del tempo sono lievitate le spese per oneri di sistema nel settore elettrico, soprattutto a causa della necessità di un sempre maggiore gettito per far fronte ai diversi obiettivi cui essi sono destinati, con conseguenziale aumento dell’incidenza di questa componente sulla spesa assoluta per il servizio di vendita dell’energia.

L’aumento dell’incidenza degli oneri di sistema sulla spesa complessiva ha «un impatto rilevante sul processo di liberalizzazione del mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica, atteso che incide negativamente sulla scelta e sulla comprensione delle offerte da parte dei clienti finali». Sommato al fatto che «le dinamiche competitive risultano fiaccate dal potersi la concorrenza esplicare solo su una componente ridotta della bolletta medesima, essendo limitata la possibilità per gli operatori di agire sulla componente prezzo in misura tangibile per i consumatori; invero, la percezione delle possibilità di risparmio per il cliente finale intenzionato a cambiare fornitore risulta inevitabilmente alterata, poiché la parte di prezzo determinata dal mercato, ovvero la “spesa per la materia energia”, è molto contenuta rispetto al totale della spesa sostenuta (come già osservato, l’incidenza della spesa per materia energia sulla spesa complessiva si mantiene inferiore al 50%”)»

Bollette, il messaggio dell’Antitrust al legislatore

L’augurio è il legislatore intervenga per «consentire di superare in via definitiva le problematiche concorrenziali connesse». Quaranta e l’Antitrust ribadiscono ancora una volta il rifiuto ad un rinvio della fine del mercato tutelato dell’elettricità, ora fissato al 1° gennaio 2022, per il sistema di regolazione del prezzo del mercato dell’energia elettrica, per le micro imprese e per i clienti domestici.