Home Le Notizie BOLLETTE ENERGETICHE, CONSUMATORI: SI VA VERSO NUOVA STANGATA, MISURE GOVERNO NON BASTANO

BOLLETTE ENERGETICHE, CONSUMATORI: SI VA VERSO NUOVA STANGATA, MISURE GOVERNO NON BASTANO

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“Si va verso una nuova stangata sulle bollette energetiche“.  Lo afferma Assoutenti, che esprime preoccupazione per le ripercussioni dei prossimi rincari sulle tasche delle famiglie e per i rischi di black-out nelle forniture paventati dal Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Bollette energetiche, Assoutenti: eliminare canone Rai dalla bolletta luce

“Oramai è assodato che il 2022 si aprirà all’insegna dei maxi-rincari delle bollette di luce e gas, ma il rischio ulteriore che si profila è quello di black-out nelle forniture nel corso del nuovo anno – spiega il presidente Furio Truzzi. – La corsa del prezzo dell’elettricità e le tensioni sui mercati internazionali del gas determineranno rincari che peseranno come un macigno sulle tasche delle famiglie e delle imprese, e potrebbero portare addirittura a interruzioni del servizio”.

A fronte di tale situazione, l’associazione ritiene che “i fondi stanziati dal Governo per contrastare il caro-energia non siano sufficienti, e nuovi rialzi delle tariffe renderebbero insostenibile nel 2022 la spesa per l’energia per milioni di famiglie e imprese, con effetti depressivi sui consumi”.

“Per tale motivo chiediamo al Premier Draghi di intervenire prima che sia troppo tardi adottando misure per contrastare il caro-bollette, partendo dall’eliminazione del canone Rai dalla bolletta elettrica e sterilizzando per tutto il 2022 Iva e oneri di sistema su luce e gas, in modo da alleggerire la spesa energetica degli italiani. Ma soprattutto è indispensabile garantire la continuità delle forniture, perché in caso di black-out ci sarebbero disagi immensi per i cittadini e danni irreversibili per industrie e imprese e per l’economia nazionale”, aggiunge Truzzi.

Codacons: si rischia stangata da oltre 1.200 euro annui

Anche il Codacons si associa all’allarme lanciato pochi giorni fa dal Ministro Giorgetti, sottolineando che “i maxi-rincari delle bollette energetiche che scatteranno a gennaio determineranno una stangata da oltre 1.200 euro annui” sui consumatori.

“I problemi strutturali del mercato dell’energia in Italia potrebbero provocare conseguenze pesanti nel 2022 non solo sul fronte della spesa delle famiglie, ma anche su quello della continuità delle forniture – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il rischio è quello di interruzioni nell’erogazione di elettricità e gas, che potrebbero verificarsi nel corso del nuovo anno e che danneggerebbero in modo pesante sia le famiglie, sia le imprese”.

“Il Governo – conclude Rienzi – deve intervenire con urgenza contro questa situazione incendiaria, incrementando le risorse contro il caro-bollette ed eliminando a partire dal prossimo gennaio il canone Rai dalla bolletta della luce, in modo da alleggerire la spesa degli italiani”.

UNC: urge riforma strutturale delle bollette energetiche

L’Unione Nazionale Consumatori interviene sulle dichiarazioni del Ministro della Transizione ecologica Cingolani rilasciate a margine del Consiglio dei ministri europei sull’energia.

Cingolani – spiega l’associazione – ha annunciato che il Premier ha fatto un’azione per mitigare questo trimestre, essendoci la deadline di marzo-aprile, con tre miliardi, ma che se dovesse emergere che il gas è strutturalmente più costoso, lavorerà su altri concetti che vanno a vedere il calcolo della bolletta.

“Il fatto che ad aprile si preveda un calo del prezzo del gas non interessa a nessuno, visto che ad aprile i caloriferi sono spenti e da sempre, salvo rare eccezioni, i prezzi crollano. Quello che serve è raddoppiare i 3 miliardi che si prevede di stanziare per il primo trimestre 2022, altrimenti sarà una carneficina per le famiglie” afferma Marco Vignolaresponsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Inoltre, urge un ricalcolo immediato, ossia va messa subito in campo una riforma strutturale delle bollette energetiche, trasferendo gli oneri di sistema sulla fiscalità generale, eliminando le accise e le addizionali regionali del gas, stabilizzando la riduzione dell’Iva sul gas, ampliando le fasce di reddito per poter usufruire dei bonus sociali” conclude Vignola.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, nel caso le previsioni rese note ieri da Nomisma fossero confermate, si tratterebbe di una stangata su base annua, per una famiglia tipo, pari a 136 euro per la luce, ipotizzando il rialzo minimo stimato del 17% e 679 per il gas, a fronte di un rincaro del 50%, per un totale pari a 815 euro. Se invece l’elettricità salisse del 25%, allora si tratterebbe di una batosta da 879 euro: 200 per la luce e 679 per il gas.