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BIRRA, IL SALVAGENTE VA A CACCIA DI GLIFOSATO E PESTICIDI

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Il Salvagente dà le pagelle alle birre. Sotto i riflettori dell’ultimo numero del mensile finisce la bionda per eccellenza, passata in rassegna alla ricerca di glifosato e pesticidi. Il mensile parte dai risultati del francese 60 Millions de Consommateurs, che ha portato in laboratorio 45 birre (39 bionde e 6 blanche) cercando glifosato e altri 247 residui di pesticidi. E riporta e aggiorna la valutazione di 28 birre vendute anche in Italia. Quali i principali risultati? In 16 birre sono state trovate tracce di glifosato (da ricordare però che per la birra non c’è un valore limite). Sono 13 birre le promosse che ottengono voti dalla sufficienza in su – fra queste, 6 ottengono un punteggio di eccellenza – mentre 15 sono valutate sotto la sufficienza.

 

Come spiega online Valentina Corvino, i risultati ottenuti dall’Istituto nazionale del consumo francese sulle 45 birre analizzate “hanno evidenziato come il glifosato, etichettato come “probabile cancerogeno” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), sia presente in ben 25 campioni tra quelli esaminati, riconfermandosi come uno dei pesticidi tuttora più utilizzati in ambito agricolo. Non sono mancati anche rilevamenti di ulteriori antiparassitari come i fungicidi boscalid, ftalimmide e folpet – i quali, pur essendo abbondantemente al di sotto dei limiti consentiti dalla legislazione vigente, non sono del tutto privi di rischi se si considera il cosiddetto effetto cocktail”. Proprio questo, ovvero l’effetto cumulato di un’esposizione parcellizzata ai pesticidi, con livelli inferiori a quelli minimi previsti per legge ma che si sommano, è quello che più dovrebbe sollevare l’attenzione, perché qualche studio c’è già ed evidenzia situazioni di rischio per la salute umana, A denunciarlo ad esempio è in Italia l’Isde, l’associazione medici per l’ambiente, che sottolinea gli effetti dannosi per la salute dei bassi dosaggi di numerosi pesticidi combinati fra loro.

Ritornando alle birre, il Salvagente propone una valutazione di quelle presenti sul mercato italiano.E sintetizza: “Birre popolari come Carlsberg e Heineken sono risultate estremamente pulite e del tutto prive di tracce di glifosato o altri pesticidi; meno positivi i responsi di Corona, La Chouffe, Leffe e Guinnes Nitro IPA, che a seconda dei casi mostrano residui di glifosato isolati o addirittura combinati con alcuni fungicidi”.