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ASSICURAZIONI VIAGGIO, LE AUTORITÀ VOGLIONO VEDERCI CHIARO: CI SONO PROBLEMI NELLA TUTELA DEL CONSUMATORE

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L’Autorità europea delle assicurazioni ha inviato un warning al settore delle assicurazioni viaggio dopo un’indagine condotta con le Autorità nazionali. Ci sono nuove opportunità ma anche nuovi problemi e criticità per la tutela del consumatore

Sabrina Bergamini

Copertura assicurativa, richieste negate, termini e condizioni di polizza poco chiari, scarso valore delle polizze: non è facile la protezione dei consumatori nel settore delle assicurazioni viaggio. E le autorità di vigilanza vogliono vederci chiaro. L’Autorità europea delle assicurazioni (EIOPA) ha infatti inviato un warning, un avvertimento, al settore delle assicurazioni viaggio, esito dell’indagine sulle assicurazioni viaggio, condotta in collaborazione con le Autorità di vigilanza nazionali tra cui l’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.

 

Le assicurazioni di viaggio: il quadro d’insieme

L’Autorità europea, che da gennaio 2011 ha il compito di sorvegliare il mercato assicurativo europeo, richiama l’attenzione su una serie di criticità emerse nella tutela del consumatore nel campo delle assicurazioni di viaggio.

Con la ripresa economica, spiega l’Autorità, dopo la crisi finanziaria e con la riduzione dei costi di viaggio, il numero dei viaggiatori è aumentato ogni anno e questo ha portato alla crescita del mercato delle assicurazioni di viaggio. Sono polizze non grandi, ma possono essere fondamentali per i consumatori, perché l’impatto di una copertura insufficiente o di una richiesta negata, come accade per le spese mediche sostenute durante in viaggio, può essere consistente e ampio.

«Il settore delle assicurazioni di viaggio sta affrontando importanti cambiamenti con nuove opportunità – dice l’Autorità – ma allo stesso tempo con un aumento dei problemi esistenti e nuovi rischi».

I cambiamenti in corso

L’EIOPA spiega che le imprese di assicurazione hanno integrato le nuove tecnologie nei loro modelli di business; questo conduce a cambiamenti nell’intera catena del valore, mentre nuovi tipi di distributori sono entrati nel mercato. Particolari preoccupazioni sorgono dunque per quanto riguarda l’aumento delle commissioni, lo sfruttamento dei pregiudizi comportamentali nella vendita di polizze assicurative di viaggio online e la potenziale erosione del valore e delle caratteristiche del prodotto assicurativo. Il mercato delle assicurazioni di viaggio, spiega ancora l’Autorità, non si trova in una condizione fallimentare e i prodotti assicurativi di viaggio rimangono importanti per i consumatori; i rischi per i consumatori però ci sono e sono legati soprattutto a modelli aziendali problematici con strutture retributive basate su livelli di commissione molto elevati.

L’indagine, che aveva l’obiettivo di individuare comportamenti pregiudizievoli per i consumatori, ha coinvolto dunque 201 imprese che operano in 29 Paesi europei e che rappresentano, in ogni Paese, almeno il 60 per cento del segmento di mercato in questione. In Italia sono state interessate 14 compagnie di cui 9 italiane e 5 estere.

Warning: criticità nella tutela del consumatore

Alla fine dell’indagine, l’Autorità europea ha inviato un Warning alle imprese del settore per richiamare l’attenzione sulle criticità emerse sotto il profilo della tutela del consumatore.

Si tratta nel dettaglio di «condizioni di polizza non chiare che contengono esclusioni e limitazioni di copertura poco trasparenti o eccessive» e di «elevati livelli delle commissioni pagate ai distributori (generalmente agenzie di viaggio) che, spesso associati ad un rapporto molto basso tra indennizzi liquidati ai clienti e premi dagli stessi pagati, sono indicatori di uno scarso valore delle polizze per i clienti».

Esiste anche un aumento dei rischi derivanti dall’ingresso sul mercato di nuovi operatori che vendono prodotti assicurativi di viaggio online come attività accessoria: è il caso di compagnie aeree e di navigazione, siti web di comparazione prezzi, banche e supermercati. E ci sono, ancora, problemi che riguardano le coperture sanitarie e che si risolvono in un elevato grado di pregiudizio per i consumatori, anche a causa dell’esclusione dalla copertura assicurativa delle condizioni mediche pre-esistenti. Ancora: si segnala il rischio di potenziali costi aggiuntivi per i consumatori.

EIOPA ha anche ricordato che questi modelli di business non sono conformi ai principi della direttiva UE sulla distribuzione assicurativa (IDD), quali l’obbligo di agire nel miglior interesse dei contraenti e degli assicurati, di valutare attentamente le esigenze del contraente e di rispettare gli adempimenti previsti in materia di governo e controllo del prodotto.

L’Autorità europea ha annunciato che, insieme alle Autorità nazionali, provvederà a «intensificare la vigilanza sulle imprese e sugli intermediari assicurativi operanti “a titolo accessorio”, come le agenzie di viaggio». Alla luce dell’indagine, in Italia l’Ivass «adotterà azioni di vigilanza specifiche sulle assicurazioni viaggio, in coordinamento con EIOPA e le altre Autorità».