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ANTITRUST, CHIUSE POSITIVAMENTE LE MORAL SUASION PER LA SOSPENSIONE DEI MUTUI

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Banche e società finanziarie convinte dalla moral suasion dell’Autorità riguardo sospensione mutui-prestiti ed erogazione nuovi finanziamenti

Elena Leoparco

L’Autorità della Concorrenza e del Mercato ha ottenuto risposta positiva da parte di 12 banche e società finanziarie attive sul territorio nazionale (BNL, Banco BPM, UBI, Crédit Agricole, Credem, MPS, Banca Popolare Sondrio, Creval, BCC Pisa, Compass, Agos e Fiditalia) in relazione a interventi di moral suasion realizzati per le modalità di attuazione delle misure previste dal decreto legge Cura Italia e dal decreto legge Liquidità.

 

I motivi dell’intervento dell’AGCM

Le misure riguardano la sospensione delle rate dei mutui prima casa e dei finanziamenti per le imprese e l’accesso a forme di finanziamento tramite il fondo di garanzia (finanziamenti fino a 30 mila euro con garanzia totale).

L’Autorità aveva riscontrato una serie di criticità per avere accesso alle misure previste dai due decreti, poiché le banche e società finanziarie interessate tenevano condotte che potevano essere di ostacolo, per i consumatori e per le microimprese, all’accesso agli interventi di sostegno.
Le problematicità più ricorrenti riguardavano l’assenza di informazioni sulla tempistica per avere accesso alla sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti alle imprese e ai nuovi finanziamenti garantiti.

Inoltre, la mancanza di chiare indicazioni sugli oneri per la sospensione delle rate, particolarmente riguardo all’aumento degli interessi complessivi rispetto al totale originariamente previsto a fronte dell’allungamento dei piani di ammortamento.

La risposta delle banche

All’esito degli interventi di moral suasion, tutte le banche hanno inserito in modo evidente sui siti/documenti informativi/moduli di richiesta sia la tempistica massima di risposta alle richieste di sospensione ed erogazione per le tre misure dei dl Cura Italia e Liquidità, che notizie sui maggiori costi per gli interessi maturati nel periodo di sospensione delle rate (con esemplificazioni).
Anche le società finanziarie hanno modificato e integrato l’informazione sui tempi e sui costi e due di queste hanno specificato l’assenza di costi aggiuntivi non conteggiando interessi durante il periodo di sospensione delle rate.

L’Autorità ha dunque ritenuto che le moral suasion abbiano portato a esiti positivi in termini di chiarezza informativa sui tempi di accesso agli interventi previsti dai due decreti legge e sui relativi costi.

La trasparenza così ottenuta, con informazioni complete e chiare – sulla tempistica e sulle condizioni economiche – può contribuire ad assicurare a consumatori e imprese il sostegno economico indispensabile per affrontare l’attuale emergenza.

Unc: bene, attendiamo esito delle 4 istruttorie

“Positivo aver ottenuto dalle banche una risposta affermativa alle richieste dell’Autorità in poco più di un mese”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Anche se, in questo caso particolare, la mancanza di informazioni adeguate ed i conseguenti ritardi nella sospensione dei mutui e nell’erogazione dei finanziamenti, sebbene di poche settimane, erano comunque intollerabili, considerato che si trattava di richieste che rivestivano carattere d’urgenza a fronte di un evento inaspettato come l’emergenza Covid”, prosegue Dona.

“Ora attendiamo l’esito delle 4 istruttorie, che speriamo ci aiutino a capire cosa non ha funzionato nelle banche e cosa nei decreti Cura Italia e Liquidità”, conclude Dona.