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ALLERTE ALIMENTARI: BRASILE, TURCHIA E CINA I PAESI TOP PER NUMERO DI NOTIFICHE

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Aumentano nel 2017 le notifiche di allerte alimentari: +28% rispetto all’anno precedente. Il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è il Brasile (369), seguito dalla Turchia e dalla Cina . L’Italia al sesto posto. Lo rileva la Relazione sul Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi del Ministero della Salute. 

Secondo il rapporto nell’anno 2017 sono state trasmesse, attraverso il RASFF, 3759 notifiche “originali” a fronte di 2925 nel 2016.
 L’Italia è risultata il primo Paese Membro del RASFF per numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea dimostrando, come negli anni passati, una intensa attività di controllo sul territorio nazionale, con un totale di 548 notifiche (pari al 14.6%). A seguire vi è l’Olanda con 500 notifiche e la Germania con 389.

Le emergenze del 2017

Nel corso dell’anno si sono verificate diverse situazioni di emergenza, in particolare si sono avuti episodi di tossinfezione tra cui focolai di sindrome sgombroide per consumo di tonno spagnolo che hanno coinvolto 105 persone. Nel corso del 2017 si è inoltre verificata l’emergenza fipronil nella filiera del pollame con l’interessamento di prodotti quali uova, ovo prodotti, carni di pollame e prodotti trasformati composti. La notifica originale 2017.1065 è stata caratterizzata da ben 694 follow up ognuno dei quali è stato tempestivamente verificato per l’eventuale coinvolgimento di distribuzioni di prodotti alimentari in Italia.

I prodotti più segnalati

Al primo posto troviamo i prodotti della pesca, soprattutto per un elevato contenuto di metalli pesanti e per la presenza di microrganismi patogeni. Segue la frutta secca, principalmente per la presenza di micotossine, a seguito di respingimenti al confine (Border rejection) effettuati dagli USMAF. Al terzo posto troviamo frutta e vegetali, seguiti da pollame, cibi dietetici ed integratori alimentari. Le principali irregolarità riscontrate negli integratori hanno riguardato sostanze non autorizzate e/o con attività farmacologica, seguite da OGM/novel food non autorizzati.

I principali rischi sanitari

Metalli pesanti, presenza di microrganismi patogeni sono i rischi sanitari maggiormente riscontrati. I principali metalli pesanti riscontrati nei prodotti alimentari sono stati mercurio (162), cadmio (73), e piombo (24).

Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche riguardano il riscontro della salmonella (781 contro le 455, 507, 476, 482 segnalazioni dei quattro precedenti anni). Numerose sono risultate essere anche le segnalazioni per istamina e casi di sindrome sgombroide (45) e norovirus (31).

I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il RASFF sono le micotossine (583) e i residui di fitofarmaci (445), questi ultimi in aumento rispetto alle segnalazioni dell’anno precedente e collegate alla problematica fipronil in uova e ovoprodotti. La maggior parte delle notifiche riguardanti le micotossine si riferisce alle aflatossine (545), seguite da ocratossina A (33), fumonisine (4) e DON – deossinivalenolo (3). Non mancano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta, complessivamente 165 segnalazioni.