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RALLENTA IL TURISMO DEI RESIDENTI IN ITALIA, IN CALO LE VACANZE E I VIAGGI DI LAVORO

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Nel 2019 i viaggi hanno subito un calo dell’8,8%, in discesa anche i pernottamenti. Assoturismo: “No ad aumenti IVA, darebbe un colpo finale ai consumi turistici”

Francesca Marras

Rallenta il turismo dei residenti in Italia: -8,8% i viaggi e -5,0 i pernottamenti: è quanto emerge dal rapporto Istat su “Viaggi e vacanze in Italia e all’estero nel 2019”. Nel 2019, i viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sono stati 71 milioni e 883 mila, per un totale di 441 milioni e 155 mila pernottamenti, con una flessione sull’anno precedente che interrompe la ripresa iniziata nel 2016.

 

I dati Istat

Le vacanze diminuiscono dell’8,4% e i viaggi di lavoro, che nel 2018 avevano mostrato una crescita dopo dieci anni di andamento negativo, continuano a ridursi (-12,0%). Il decremento è maggiore per le vacanze brevi (-13,0% rispetto al 2018) mentre è meno consistente per le vacanze lunghe (-4,0%), che si mantengono oltre i 35 milioni.

Per quanto riguarda pernottamenti e durata dei viaggi, si registra un calo (circa il 5%) più accentuato per i viaggi di lavoro (-24,0%), i cui pernottamenti si attestano sui 26,9 milioni. E diminuiscono anche le notti trascorse in vacanza (-3,4%) , mentre i pernottamenti per vacanza lunga si mantengono sostanzialmente stabili.

Di contro aumenta leggermente la durata media dei viaggi che si attesta a 5,7 notti, (6 per le vacanze). La durata media dei viaggi di lavoro scende invece a 3,5 notti (erano 4 nel 2018).

Il parere di Assoturismo

“Un 2019 peggiore delle attese, ed un 2020 che rischia di segnare un ulteriore rallentamento a causa della vicenda Coronavirus. Un aumento dell’IVA, in questa fase, sarebbe il colpo finale ai consumi turistici interni”, commenta il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina.

“In un contesto di contingenza economica generale difficile, in cui cresce l’incertezza per famiglie ed imprese in generale e nel turismo in particolare, servono interventi efficaci, a partire certamente da una riforma fiscale equa e ad un maggiore sostegno allo sviluppo economico”.