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Bambini: come farli navigare in rete in sicurezza

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Tra smart working e lezioni online, tutti i membri della famiglia sono spesso collegati ad internet per mantenere i propri rapporti con il mondo esterno.

L’accesso dei propri figli alla rete è una delle sfide più decisive (e quanto mai attuali) che si pone davanti ad ogni genitore, seguendo alcune indicazioni la navigazione dei più giovani potrebbe essere maggiormente sicura e consapevole.

Quali sono i rischi?

L’età in cui i bambini iniziano ad utilizzare dei device connessi si è abbassata sempre di più negli ultimi anni. Un accesso così facile e veloce a internet può esporli però ad alcuni rischi: la visualizzazione di contenuti poco appropriati per la loro età; la possibilità di essere contattati da sconosciuti o pedofili; essere vittime di cyberbullismo soprattutto quando usano i social network e ancora, la violazione della loro privacy.

Come proteggerli?

Sempre più collegati, secondo i dati raccolti prima del “confinamento” a casa, il 46% dei ragazzi naviga 3-4 ore al giorno, il 23% addirittura tra le 5 e le 10 ore.

Ecco alcuni consigli che i genitori potrebbero adottare per aiutare i più piccoli già nel loro primo approccio al mondo del web:

  • Collocare il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi vi permetterà di mantenere sotto controllo le loro attività senza però farli sentire spiati;
  • Concedete ai vostri figli una quantità di tempo fissa da passare online (anche da concordare insieme);
  • Approfondite quali sono i loro interessi e dategli consigli su quali siti sia meglio visitare e quali quelli da evitare;
  • Usate software “filtri” per impedire l’accesso a determinati siti. Ricordate però di assicurarvi periodicamente del corretto funzionamento del sistema di filtraggio;
  • L’utilizzo del parental control è un’ulteriore utile precauzione da adottare;
  • Insegnate ai giovani a non rivelare la propria identità in rete, è importante che capiscano quanto siano preziosi i loro dati personali;
  • Informatevi su quali sono i social network (TikTok, WhatsApp, Instagram, Facebook ecc…) dove trascorrono più tempo e domandategli se abbiano mai ricevuto insulti o se siano stati contatti da sconosciuti;

In questo senso sarà utile spiegare ai bambini di non rispondere a messaggi di posta elettronica di tipo volgare, offensivo e, allo stesso tempo, sensibilizzarli a non usare a loro volta un linguaggio scurrile o inappropriato.

Autore: Lorenzo Cargnelutti