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VENDITE AL DETTAGLIO: BENE L’E-COMMERCE MENTRE ARRANCANO I PICCOLI NEGOZI

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Vendite al dettaglio col segno meno ad agosto rispetto al mese precedente. Il commercio segna dati positivi solo per la grande distribuzione e il commercio elettronico, male invece i piccoli

Sabrina Bergamini

Vendite al dettaglio col segno meno ad agosto sia per i prodotti alimentari sia per quelli non alimentari. E se il dato del commercio su base annuale segna una «crescita moderata» ma in rallentamento, il dato positivo riguarda soprattutto la grande distribuzione e il commercio elettronico. L’e-commerce in effetti continua la sua crescita, con un aumento di vendite di oltre il 19% rispetto ad agosto 2018. Male invece i piccoli negozi, e anche questa è una tendenza non recente.

 

Le vendite al dettaglio

I dati vengono dall’Istat. Ad agosto 2019 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione congiunturale dello 0,6% in valore e in volume. Sono in flessione sia le vendite dei beni alimentari (-0,9% in valore e -1,0% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-0,3% in valore e -0,4% in volume).

Nel trimestre giugno-agosto 2019, rispetto ai tre mesi precedenti, il dato è positivo sia per gli alimentari sia per i prodotti non alimentari. Su base annua, invece, le vendite al dettaglio registrano un aumento dello 0,7% in valore e dello 0,5% in volume. Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +0,1% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+0,4% in valore e +0,8% in volume).

Fra i prodotti non alimentari, da segnalare un andamento che premia mobili, arredamento, profumeria, calzature, mentre continua la flessione di vendite per cartoleria, libri, giornali e riviste. Nel confronto con agosto 2018, gli aumenti maggiori riguardano infatti Mobili, articoli tessili, arredamento (+2,6%) e Prodotti di profumeria, cura della persona (+2,2%), mentre le flessioni più marcate si registrano per Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-1,7%) e Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,6%).

I dati per forma distributiva, infine, dicono che rispetto ad agosto 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta dell’1,2% per la grande distribuzione, mentre diminuisce dello 0,5% per le imprese operanti su piccole superfici. In crescita il commercio elettronico (+19,4%).

Famiglie e piccoli negozi in difficoltà

La difficoltà dei piccoli negozi e le buone vendite dell’e-commerce sono i dati che più colpiscono le associazioni dei consumatori.

Il Codacons parla di «una battuta d’arresto molto pesante per il commercio».

«Per i piccoli negozi si registra una vera e propria “ecatombe”, con le vendite che su base annua segnano picchi del -1,3% per gli esercizi fino a 5 addetti, mentre da gennaio gli acquisti, in tale tipologia di negozi, sono calati complessivamente del -1,2% – dice il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – Una situazione critica che mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro e di cui beneficia solo il commercio online, la cui corsa appare inarrestabile e che ad agosto segna un incremento delle vendite del +19,4% rispetto allo scorso anno».

Per l’Unione Nazionale Consumatori i dati dell’istat sulle vendite sono il segno che «il Paese arranca».

«Anche se agosto resta un mese anomalo, il crollo registrato rispetto a luglio è decisamente troppo elevato per non indicare un rallentamento della nostra economia ed una situazione di difficoltà delle famiglie. Solo il commercio elettronico fa da traino alle vendite – commenta il presidente UNC Massimiliano Dona – I piccoli negozi, poi, registrano un calo anche su base annua. Se a questo aggiungiamo che, a differenza della grande distribuzione, che ha già recuperato rispetto ai valori pre-crisi dell’agosto 2007, segnando un +8,3%, i piccoli negozi registrano ancora, rispetto a 12 anni fa, una perdita delle vendite totali del 10,6%, il quadro è desolante».