Nei paesi dell’Ue è obeso quasi un bambino su otto tra i 7 e gli 8 anni. In Italia il problema riguarda il 18% della popolazione appartenente alla fascia d’età considerata
Tenere a bada lago della bilancia sembra essere un problema sempre più diffuso tra i bambini e i ragazzi, in Italia così come nel resto d’Europa e del mondo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima siano oltre 340 milioni i bambini e gli adolescenti di 5-19 anni in eccesso di peso.
Nei paesi dell’Ue, in media, è obeso quasi un bambino su otto tra i 7 e gli 8 anni. Cipro (20%), Italia (18%), Spagna (18%), Grecia e Malta (17%) mostrano i valori più elevati; Danimarca (5%), Norvegia (6%) e Irlanda (7%) quelli più bassi.
I dati Istat sugli under 15 italiani
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nel biennio 2017-2018, in Italia si stimano circa 2 milioni e 130 mila bambini e adolescenti in eccesso di peso, pari al 25,2% della popolazione di 3-17 anni (28,5% nel 2010-2011).
Ad essere più in sovrappeso sono i bambini e i ragazzi (27,8%), mentre nel sesso opposto la percentuale diminuisce al 22,4%.
L’eccesso di peso tra i minori aumenta significativamente passando da Nord a Sud (18,8% Nord-ovest, 22,5% Nord-est, 24,2% Centro, 29,9% Isole e 32,7% Sud). Le percentuali sono particolarmente elevate in Campania (35,4%), Calabria (33,8%), Sicilia (32,5%) e Molise (31,8%).
Stili di vita
Con riferimento alle abitudini alimentari appare evidente l’influenza delle caratteristiche socioculturali dell’ambiente familiare: più elevato è il titolo di studio conseguito dai genitori più accurato è l’aspetto nutrizionale dei bambini in termini sia di consumo quotidiano di frutta e verdura e sia di adeguatezza nelle quantità consumate giornalmente.
Nel periodo 2016-2017, il 74,2% dei bambini e degli adolescenti consuma frutta e/o verdura ogni giorno, ma solo il 12,6% arriva a consumarne 4 o più porzioni (11,4% nel 2010-2011).
Sovrappeso vs difficoltà di accesso al cibo
A fare da contraltare ai tanti casi di bambini e ragazzi che sono ben oltre il peso forma, va evidenziato che nel nostro Paese c’è quasi mezzo milione (453mila) di under 15 anni che hanno avuto bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare durante l’anno.
Lo ribadisce Coldiretti che sottolinea come anche l’Italia viva un paradosso alimentare con i bimbi dei nuclei familiari più poveri che non hanno accesso a fonti di cibo sicure e sufficienti, sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).
Accanto al problema della sicurezza dell’approvvigionamento c’è quello dei disordini alimentari che riguarda molti adolescenti, dall’obesità all’anoressia.
Per assicurare una migliore alimentazione ma anche per educare le nuove generazioni è importante – sostiene la Coldiretti – privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e garantiscono genuinità e freschezza.