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TELEFONO AMICO ITALIA, RICHIESTE DI AIUTO RADDOPPIATE DURANTE IL LOCKDOWN

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Telefono Amico Italia potenzia il servizio WhatsApp: quasi 2mila richieste di aiuto in tre mesi, con segnalazioni principalmente da donne con età compresa tra 20 e 40 anni. Al numero unico più di 25mila chiamate

Francesca Marras

Sono diversi gli strumenti di supporto psicologico messi in campo durante i mesi di lockdown per supportare le persone in difficoltà. Tra questi il servizio “WhatsApp Amico” dell’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia, che in tre mesi ha registrato quasi 2mila conversazioni WhatsApp per parlare e chiedere aiuto. Un incremento che ha visto raddoppiare le richieste di sostegno, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi, e che ha spinto l’organizzazione a potenziare il servizio, estendendolo da Padova ad altri centri territoriali.

 

Secondo i dati forniti da Telefono Amico Italia, negli ultimi mesi il servizio WhatsApp è stato utilizzato principalmente da donne (62% delle conversazioni), con età compresa tra i 26 e i 35 anni (29,8%) o tra i 36 e i 45 anni (23,4%) e il tema del Covid-19 è stato affrontato in ben il 38% delle conversazioni.

La maggior parte degli utenti (54%) ha scritto ai volontari di Telefono Amico Italia per problemi legati a disagi esistenziali, legati a prospettive di cambiamento, solitudine o bisogno di compagnia, ma sono stati segnalati anche problemi relazionali (36%) o connessi alla sensazione di emarginazione (8%). In alcuni casi sono stati messi in evidenza problemi specifici legati alla salute psichica, alla violenza fisica e psicologica, a problemi economici e lavorativi, a lutti o a pensieri connessi al suicidio.

In aumento anche le telefonate e le richieste di aiuto via mail

“Negli ultimi mesi – spiega la presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra – abbiamo registrato un netto aumento di tutti i nostri servizi di ascolto: il numero unico 02 2327 2327, il servizio Mail@mica TAI utilizzabile attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it e, soprattutto, il servizio “WhatsApp Amico” per cui abbiamo registrato un forte picco che ci ha spinto a potenziare subito questo strumento”.

Oltre alle conversazioni tramite WhatsApp Amico, attivo tutti i giorni alle 18 alle 21 al numero 345 0361628, in questi mesi di emergenza sono aumentate anche le telefonate al numero unico, utilizzato principalmente da uomini (69%) con età compresa tra i 36 e i 55 (50%). Negli ultimi tre mesi Telefono Amico ha ricevuto più di 25mila chiamate, oltre il doppio rispetto alle chiamate ricevute lo scorso anno nello stesso periodo. In aumento anche le mail ricevute dal servizio Mail@mica TAI, utilizzato principalmente da donne molto giovani.

“La netta differenza dell’utenza dei nostri tre strumenti di ascolto è strettamente connessa alla familiarità e confidenza delle persone con i vari mezzi di comunicazione – aggiunge Monica Petra – Quando sentiamo il bisogno di raccontare le nostre emozioni, i pensieri e le emozioni che ci attraversano, sentiamo la necessità di essere in situazioni confortevoli, perché raccontarsi è già faticoso e difficile. Ognuno sceglie, quindi, lo strumento che conosce meglio, col quale avverte di potersi esprimere meglio e con maggiore libertà: non sentirsi limitati o vincolati dallo strumento è infatti indispensabile per potersi aprire pienamente.

È anche possibile, però, che, in condizioni diverse, la stessa persona scelga canali diversi: penso, ad esempio, alla privacy che consente la chat durante il viaggio in treno di un pendolare o la calma con la quale ci si può dedicare a ricercare le parole per una mail”.