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SMARTPHONE E BAMBINI, IN VACANZA AUMENTA IL RISCHIO DI SOVRAESPOSIZIONE

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I bambini sotto gli 11 anni passano circa 53 minuti al cellulare per guardare video e social con grande preoccupazione dei genitori

Elena Leoparco

Con la stagione estiva è arrivato anche il momento di staccare la spina e godersi un po’ di meritato relax. Le vacanze permettono finalmente di dedicarsi allo svago e godere giorni spensierati insieme alla famiglia. I genitori dei bambini nativi digitali hanno però un problema non da poco da affrontare: riuscire a far staccare gli occhi dallo schermo degli smartphone alla prole al seguito e coinvolgerli in attività che prevedano un maggiore contatto con la realtà.

 

È di 53 minuti la media del tempo che i bambini al di sotto degli 11 anni passano davanti ad telefoni cellulari o tablet. Troppi? Un recente studio di Tiendeo.com, compagnia leader nei servizi drive-to-store per il settore retail, ha fatto il punto sulle diverse visioni di genitori e figli circa l’attaccamento a video e social.

Attaccati allo schermo per vedere video e consultare le reti sociali

Per i lunghi tragitti in macchina, o soffocanti attese sotto il sole per una visita culturale, all’ingresso di un parco acquatico o nei ristoranti. Questo tipo di dispositivi sembra essersi trasformato in un compagno di viaggio. A livello europeo, si stima che i bambini facenti parte della fascia d’età 4-11 anni destinano quasi un’ora e mezza al giorno durante le vacanze all’uso di smartphone e tablet (81 minuti per la precisione), mentre tra i 12 e i 15, 72 minuti. È significativo anche il dato sull’uso che ne fanno i neonati e bambini di età inferiore ai 3 anni: 28 minuti al giorno.

Le distinte attività realizzate da dispositivo seguono anch’esse uno schema generale in accordo con l’età: i più piccoli trovano canali per vedere video, serie e film per bambini e ragazzi, oppure giocano con le app. Nell’estremo opposto, i più grandi concentrano le loro energie e il loro tempo immersi nei Social Network.

Lo studio realizzato con oltre 500 utenti della piattaforma, indica che maggiore è l’età dei figli, maggiore è la preferenza per l’uso dello smartphone. Circa la metà dei minori di 11 anni preferisce il tablet, ma raggiunta l’adolescenza, lo smartphone non ha rivali, e molto spesso ne posseggono uno personale.

I genitori considerano l’uso dello smartphone non idoneo ai propri figli

Oltre la metà dei genitori intervistati afferma che non lascia il telefono ai propri figli durante le vacanze: mentre con i bambini sotto gli 8 anni sono più rigidi, a partire da questa età i genitori si mostrano molto meno esigenti. Il motivo principale è che quando si tratta di bambini di età compresa tra 0 e 11 anni, in generale, non si considera l’uso dello smartphone un passatempo sano.

Invece, quando si tratta di ragazzi adolescenti, il motivo principale è un altro: i genitori non lasciano il telefono per evitare un consumo eccessivo di dati e minuti di chiamate e per non rischiare di rimanere senza batteria.

Per quanto riguarda la divisione di genere, le madri si mostrano meno flessibili dei padri durante le vacanze estive: il 57% delle intervistate dichiara di non lasciare il telefono ai propri figli.