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SEDIA A ROTELLE ROTTA, EASYJET CONDANNATA A RISARCIRE IL DISABILE. UNC FA ESPOSTO A ENAC

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EasyJet considera la sedia rotelle di un signore di Capri, invalido al 100%, come un normale bagaglio, provocandone la rottura. Interviene l’Unione Nazionale Consumatori

19 Settembre 2019 Elena Leoparco

Chi rompe paga, dice il detto. Ed è proprio questo il caso della compagnia aerea low cost EasyJet, condannata da un Giudice di Pace ad un ingente risarcimento nei confronti di un disabile di Capri, per aver reso inutilizzabile una sedie a rotelle a mobilità elettrica in occasione di un viaggio aereo a Barcellona.

 

I fatti

Un signore di Capri, invalido al 100%, il 7 marzo 2019 si reca all’imbarco dell’aeroporto di Napoli-Capodichino. Per presunti motivi di sicurezza, gli viene ordinato di scendere dalla carrozzina elettrica e di utilizzarne una a mobilità manuale, con la rassicurazione che, una volta arrivati a destinazione, la sua sarebbe stata rimontata dal personale della compagnia.

Ma arrivati a Barcellona, non solo nessuno presta assistenza, ma la carrozzina risulta rotta. Il personale EasyJet si impegna, prima del rientro in Italia, ad aggiustare la sedia.

Le cose però non vanno che promesso: il disabile è costretto per tutta la vacanza ad affittare una nuova sedia elettrica e, al rientro a Capri, la carrozzina viene rispedita con 5 giorni di ritardo, ancora rotta, lasciando il cittadino caprese privo dell’unico oggetto che gli garantisce la mobilità.

L’azione dell’Unione Nazionale Consumatori

“La prima cosa incredibile di questa vicenda è che la compagnia non ha accettato alcun nostro tentativo di risolvere in via bonaria la controversia, costringendoci a rivolgerci all’autorità giudiziaria” afferma l’avv. Teodorico Boniello, responsabile dell’Unione Nazionale di Capri, che ha assistito legalmente l’utente.

“La seconda, del tutto inaccettabile, è che Easyjet ha tentato di paragonare una sedia a rotelle ad un qualunque altro bagaglio, chiedendo di applicare i limiti massimi previsti dalla Convenzione di Montreal, come se per un disabile non fosse qualcosa di indispensabile e vitale. Per fortuna il giudice ci ha dato ragione, ritenendo la sedia l’unico mezzo per i suoi spostamenti” conclude l’avv. Boniello.

La decisione del Giudice di Pace

Il Giudice di Pace di Capri, dott. Vincenzo Palombo, ha condannato, quindi, la compagnia a risarcire il disabile per un importo pari a 3.800 euro, superiore sia al mero danno patrimoniale che a quanto previsto dalla Convenzione di Montreal, più le spese processuali.

L’associazione di consumatori ha inviato anche un esposto all’Enac, segnalando il caso per eventuali provvedimenti sanzionatori.