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SCOPPIA LA CALDAIA DELL’APPARTAMENTO VICINO: CHI PAGA IL RISARCIMENTO?

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In tema di risarcimento del danno, la figura di “custode” non è riferibile ad una situazione giuridica predeterminata tra il soggetto e la cosa, ma è colui che ha il potere effettivo, dinamico ed esclusivo sulla stessa, inteso come “potestà di fatto”, che deve essere anche disponibilità giuridica. 

 

Il caso. Tizio e Caio agivano in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni subiti all’interno del proprio appartamento a causa della fuoriuscita di acqua, dovuta allo scoppio della caldaia dell’appartamento soprastante, dato in affitto. La domanda di risarcimento veniva formulata però nei confronti del solo proprietario dell’appartamento.

Il Tribunale rigettava la domanda con sentenza confermata anche dalla Corte d’appello. In particolare, la Corte escludeva la responsabilità del proprietario dell’immobile, in quanto i danni in questione non riguardavano le strutture murarie e agli impianti in esso conglobati.

Avverso tale pronuncia, i danneggiati hanno proposto ricorso in Cassazione.

Chi paga i danni? La Cassazione conferma la decisione in quanto il vaso di espansione della caldaia scoppiato era un mero accessorio esterno all’impianto ed alle pareti, installato dall’inquilino al quale dunque avrebbe dovuto essere ricondotta la responsabilità per i danni

Infatti l proprietario dell’immobile affittato, conservando la disponibilità giuridica del bene e, quindi, la custodia delle strutture murarie e degli impianti in esse conglobati, è responsabile, ai sensi dell’art. 2051 del codice civile, dei danni cagionati a terzi da dette strutture ed impianti (salvo rivalsa sull’inquilino che abbia omesso di avvertirlo).

Invece, con riguardo ad altre parti ed accessori dell’immobile, delle quali l’inquilino ha la disponibilità con facoltà od obbligo di intervenire allo scopo di evitare danni a terzi, la responsabilità verso eventuali danneggiati grava soltanto su di lui.

Per queste ragioni, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8769 del 29 marzo, rigetta il ricorso e conferma così l’esclusione di una responsabilità del proprietario dell’appartamento.