93 mila euro di debiti a famiglia. Oltre 39 mila a persona. Sono i dati su cui si soffermano le associazioni dei consumatori davanti al numeri più recenti del debito pubblico italiano, fotografati dalla Banca d’Italia. C’è infatti un nuovo record per il debito pubblico che ad aprile è salito a 2.373,3 miliardi, con un aumento di 14,8 miliardi rispetto al mese precedente. Lo ha reso noto Bankitalia nel supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”.
“Non si possono abbassare le tasse se il debito continua a salire. È vero invece l’esatto opposto. Fino a che non abbassiamo il debito e, quindi, gli interessi che gli italiani continuano a pagare con le loro tasse, non potremo ridurle seriamente, ma solo indebitare le future generazioni – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Considerato che in Italia, secondo gli ultimi dati Istat, ci sono 25.386.000 famiglie, è come se ogni famiglia avesse 93 mila euro di debito, 93.488 euro per la precisione. Se consideriamo invece la popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di 39 mila e 238 euro“.
Sugli stessi numeri si sofferma il Codacons. “Dai dati Bankitalia emerge come ad oggi il debito pubblico rappresenti un fardello da 39.238 euro per ogni singolo cittadino italiano, neonati compresi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Considerando il numero di famiglie censite in Italia dall’Istat, il debito pesa per 93.488 euro a nucleo familiare. Tutto ciò mentre il Pil scende e i dati economici nei vari settori, dal commercio all’industria, registrano andamenti negativi. Il debito pubblico sembra sempre più lontano dall’iniziare la tanto attesa discesa, e i numeri odierni di Bankitalia dimostrano il danno economico subito da tutti i cittadini, costretti a finanziare gli interessi sul debito “monstre” attraverso le tasse”.