Il ribattezzato “Decreto dignità” porta con sé l’importante novità dei limiti per gli spot ai giochi d’azzardo e delle scommesse. Le nuove norme hanno già portato scompiglio sia nel mondo del calcio, che da tempo ha affidato ai suoi campioni la sponsorizzazione del gaming, sia nel mondo dei media che temono un calo di introiti con l’introduzione dei nuovi paletti. L’iniziativa del vice-premier e ministro Luigi Di Maio, accoglie invece il plauso delle associazioni dei consumatori.
Adoc già ieri aveva espresso il suo apprezzamento sottolineando che il provvedimento potrebbe realmente costituire un disincentivo al gioco, sebbene sia necessario intervenire anche suoi locali dedicati e sulla malavita organizzata.
Ai giudizi positivi, oggi si aggiunge anche l’Unione Nazionale Consumatori che rimarca: ” Basta con i campioni dello sport che si prestano a scendere in campo a favore del gioco”. “Non capiscono di essere strumentalizzati”, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’associazione. “L’obiettivo è quello di presentare il gioco d’azzardo come se fosse una pratica sportiva, in campi da calcio, circondati da folle in visibilio, in modo da normalizzare il fenomeno, dando un’immagine positiva a scommesse, lotterie e gaming”, prosegue Dona.
“Da anni chiedevamo lo stop alla pubblicità di giochi e scommesse. Il fatto che i giochi siano legali, non vuol dire che debbano essere anche pubblicizzati. Finalmente si risolve il grave conflitto di interessi tra ministero della Salute e ministero dell’Economia, a favore della tutela della salute dei cittadini”, conclude Dona.