Pezzi di plastica, mozziconi di sigaretta, tappi e cotton fioc popolano le nostre spiagge. Legambiente e Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), nell’ambito del progetto “Se butti male… Finisce in mare!”, hanno setacciato 15 spiagge del litorale campano e pugliese trovando ben 1.136 rifiuti ogni 100 metri di arenile!
Un dato che testimonia come “il marine litter è un problema che ci coinvolge da ridurre nei prossimi anni i rifiuti sulle nostre spiagge e nei nostri mari non è una sfida impossibile, ma va affrontata con determinazione”, ha detto Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. In particolare, in Campania sono state monitorate 8 spiagge (9.750 rifiuti trovati per una media di 1.219 ogni 100 metri lineari) e 7 in Puglia(7.283 rifiuti, con una media di 1.040 oggetti ogni 100). La plastica, in entrambe le regioni, si conferma il materiale più trovato e rappresenta l’84,3% dei rifiuti monitorati; a seguire ci sono vetro/ceramica (4,3%) e gli oggetti in metallo (4%). Nella top ten degli oggetti più trovati troviamo i pezzi di plastica con dimensione tra i 2,5 e i 50 centimetri (che rappresentano il 10,7% del totale): si tratta di rifiuti che sono il risultato della frammentazione di oggetti in plastica non più riconoscibili. Al secondo posto ci sono i mozziconi di sigaretta(9,7%) che rappresentano il 9,7% degli oggetti trovati, quasi un rifiuto ogni 10, e sono stati rinvenuti per la maggior parte (l’85%) nelle spiagge campane. Al terzo tappi, coperchi, anelli di plastica(7,5%).
Ciafani ha ricordato come “L’Italia da questo punto di vista sta facendo spesso da apripista, anticipando le direttive europee su questo fronte. C’è bisogno però dell’impegno di tutti noi. Dopo l’esperienza dello scorso anno in Sicilia, quest’anno abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi delle scuole di Campania e Puglia per renderli non solo partecipi del problema, ma anche e soprattutto per evidenziare le soluzioni che passano sempre di più su politiche di prevenzione e sensibilizzazione, su una corretta gestione dei rifiuti a partire dalla raccolta differenziata e dal riciclo per sostenere e promuovere l’economia circolare”.
La maggior parte dei rifiuti insomma sfugge a una corretta gestione o proviene dagli scarichi non depurati, dall’abitudine di utilizzare i wc come una pattumiera, ma anche dalla cattiva gestione dei rifiuti domestici. Per questo è importante incrementare le campagne di sensibilizzazione e informazione coinvolgendo anche le scuole e gli studenti. “La lotta al marine litter inizia sui banchi di scuola – ha dichiarato Antonello Ciotti, presidente di Corepla.– Da 20 anni il Consorzio è in prima linea nella promozione della cultura del riciclo dei cittadini di domani per contrastare la dispersione dei rifiuti in mare o sulle spiagge e trasformarli in nuove risorse con evidenti vantaggi ambientali, sociali ed economici”.