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MORATORIA MUTUI E PRESTITI, CRIF: PRESENTATE 162.307 RICHIESTE A MARZO

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Circa 65.000 richieste riguardano mutui immobiliari, più di 55.000 sono relative ai prestiti personali. A seguire, quasi 19.000 le richieste sui prestiti finalizzati, 13.000 quelle sui mutui di liquidità; le restanti 10.000 per contratti di leasing e altri prodotti rateali

Francesca Marras

Sono 162.307 le richieste di accesso alla moratoria per la sospensione del pagamento dei propri finanziamenti rateali, mutui e prestiti, presentate dalle famiglie italiane nelle prime settimane dopo l’entrata in vigore del decreto ‘Cura Italia’ (mese di marzo). È quanto emerge dall’analisi prodotta da CRIF (Centrale Rischi Finanziari) sulla base delle informazioni contribuite in EURISC.

 

Di queste, circa 65.000 richieste riguardano mutui immobiliari, ma sono più di 55.000 quelle relative ai prestiti personali. A seguire, quasi 19.000 le richieste di moratoria sui prestiti finalizzati, 13.000 quelle sui mutui di liquidità mentre le restanti 10.000 si riferiscono a contratti di leasing e altri prodotti rateali.

I contratti sospesi sono mediamente i più onerosi

Dallo studio di CRIF emerge anche che i contratti relativi ai consumatori, che sono stati sospesi grazie alla moratoria, sono risultati mediamente più onerosi in termini di rata mensile e debito residuo.

“Un dato che – spiega CRIF – conferma la necessità da parte delle famiglie di sospendere il pagamento di rate che rappresentano un impegno significativo rispetto al budget disponibile”.

Moratoria mutui e prestiti, la distribuzione delle richieste per regione

Per quanto riguarda la distribuzione delle richieste a livello regionale, risulta che il 13,6% dei contratti che hanno beneficiato della sospensione delle rate nel mese di marzo riguarda consumatori del Veneto; seguono quelli della Sicilia, che mostrano una incidenza del 12,7% sul totale, e quelli del Trentino Alto Adige, con il 12,2%. Troviamo poi la Lombardia, con un peso del 10,1% sul totale, l’Emilia Romagna, con l’8,8%, il Piemonte, con l’8,6%, e il Lazio, con il 7,7%.

In cosa consiste la moratoria per la sospensione delle rate e che impatti ha su future richieste di credito?

CRIF spiega che “la corretta contribuzione da parte degli intermediari finanziari delle informazioni sulla sospensione delle rate all’interno dei SIC (Sistema di Informazioni Creditizie ) non solo non determina un peggioramento della posizione debitoria del beneficiario, ma è fondamentale per prevenire eventuali segnalazioni negative e/o passaggi a sofferenza”. E sottolinea alcuni aspetti informativi per i consumatori:

  • • le rate oggetto di sospensione sono contribuite nei SIC dagli intermediari finanziari a importo dovuto pari a zero, ergo nulla è dovuto nel mese oggetto di sospensione.
  • • Per i contratti per i quali è stata accordata la moratoria cambia la data di fine rapporto in maniera proporzionale ai mesi di sospensione, ovvero il piano di rimborso viene allungatoe le rate sospese verranno restituite al termine della scadenza naturale del contratto .
  • •Viene congelato il conteggio degli eventuali giorni di scaduto già in essereal momento della richiesta della moratoria (fatto salvo il rispetto dei criteri per accedere allo stesso provvedimento), al fine di non deteriorare in alcun modo il merito creditizio del soggetto.
  • • Inoltre i beneficiari delle moratorie non possono essere segnalati a sofferenzadal momento in cui la moratoria gli è stata concessa.
  • • Le misure di sospensione delle rate grazie alla moratoria sono considerate quale evento del tutto neutrale nella storia creditizia del beneficiarioregistrata nei SIC.
  • • Per future richieste di credito, la sospensione delle rate ottenute attraverso la moratoria non inciderà negativamente.