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MERENDINE E SUCCHI DI FRUTTA: TROPPI ZUCCHERI AI BAMBINI?

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La scuola è ormai ricominciata da più di un mese e con essa anche l’appuntamento con la merenda, un momento importante per la corretta alimentazione dei bambini, perché fornisce l’energia necessaria ad evitare i cali di attenzione tipici della tarda mattinata, oltre che contribuire a non arrivare a tavola affamati. Bevande e merendine confezionate sono una soluzione estremamente pratica per i genitori e tendenzialmente molto amata dai bambini. 

L’industria alimentare e la pubblicità dei prodotti in TV, si caratterizzano infatti per una proposta vasta ed invitante, ma che non sempre rispetta i valori nutrizionali ideali. Ai genitori rimangono ancora molti dubbi circa la scelta che incontri i gusti dei bambini e le esigenze dei ritmi frenetici quotidiani, ma che non comporti l’assunzione di una quantità eccessiva di zuccheri semplici e calorie vuote.

QualeScegliere.it – il sito di recensioni di prodotti e servizi – ha lavorato ad un nuovo studio per sfatare alcuni miti sui prodotti confezionati, confrontando la quantità di zucchero presente negli snack e nelle bevande più famose ed acquistate in Italia, con lo scopo di aiutare i consumatori ad individuare le opzioni migliori.

In linea di massima i bambini dovrebbero assumere un massimo di 25 grammi di zuccheri semplici al giorno , perché un loro consumo eccessivo ha conseguenze sul sovrappeso, sullo stato di salute generale e anche sul rendimento scolastico, in quanto ad una maggiore dose di zucchero assunto corrisponde una maggior frequenza di cali di attenzione e la tendenza a diventare irrequieti. 

Le merendine confezionate, in quanto molto zuccherate, non hanno un’ottima reputazione, peggiorata soprattutto negli ultimi anni, quando i consumatori hanno iniziato a prestare un’attenzione maggiore agli ingredienti dei prodotti industriali. L’industria alimentare, forte delle richieste del mercato, ha compiuto una svolta salutista promuovendo una sempre maggiore quantità di prodotti con un ridotto contenuto di zuccheri e grassi e privi di olio di palma.

Come comportarsi, dunque, quando è il momento di scegliere una confezione dagli scaffali del supermercato?

Nonostante si possa decidere di privilegiare quelle che contengono meno zuccheri, dall’analisi di QualeScegliere emerge che il valore energetico degli snack analizzati parte dalle 125 Kcal e non supera le 200 Kcal, dimostrandosi in linea con l’apporto di energia consigliato.

In termini di valori nutrizionali, sono le bevande industriali a dimostrarsi problematiche per l’elevato contenuto di zuccheri in esse presenti, che supera sempre la dose giornaliera raccomandata, per cui la loro assunzione è raccomandabile solo di rado.

La conclusione degli esperti è che le merendine distribuite nei supermercati non vanno demonizzate a prescindere: difficilmente il loro apporto calorico supera i valori consigliati, ma sicuramente bisogna leggere attentamente l’etichetta nutrizionale e poi calibrare gli altri pasti della giornata di conseguenza, così da bilanciare gli zuccheri e le calorie assunti, anche in base al livello di attività del bambino.

L’aspetto davvero cruciale è che l’alimentazione dei piccoli sia variegata, quindi via libera ad una merendina ogni tanto, purché il resto della settimana ci sano anche spuntini alternativi come frutta secca e fresca, un panino o magari un dolcetto fatto in casa con poco zucchero. Discorso a parte per i succhi di frutta e le bibite industriali, il cui consumo andrebbe per quanto possibile limitato.