di Gabriella Lax
Due prove scritte e non più tre, con e conseguente maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale: sono queste le principali novità del nuovo esame di maturità. Sul sito del Miur tutti i quadri di riferimento per la predisposizione e lo svolgimento degli scritti della nuova maturità, pronta a partire a giugno con le regole previste dal decreto legislativo 62 del 2017.
Maturità: le novità per il 2019
Ecco, in particolare, come espone il sito del Miur, come cambieranno le varie prove d’esame. Nella prima prova, il prossimo 19 giugno, i maturandi dovranno innanzitutto dimostrare di «padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti» e, per la parte letteraria, di aver raggiunto un’adeguata competenza sin relazione all’«evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi». La valutazione dei testi sarà fatta in base alla loro coerenza, alla ricchezza e alla padronanza lessicali, all’ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, alla capacità di esprimere giudizi critici e valutazioni personali. Il tempo previsto è di sei ore. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove (tipologia A, due tracce – analisi del testo; tipologia B, tre tracce – analisi e produzione di un testo argomentativo; tipologia C, due tracce – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.
La seconda prova, il 20 giugno potrà riguardare una o più discipline in relazione agli indirizzi di studio, come previsto dalla nuova normativa. La scelta delle discipline su cui i maturandi dovranno mettersi alla prova avverrà a gennaio.
Per il Liceo classico, la prova consta di due parti. Ci sarà una versione, un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull’opera, preceduta e seguita da parti tradotte per consentire la contestualizzazione della parte estrapolata. A seguire tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano e alla sua collocazione storico-culturale. Il Ministero potrà decidere per lo svolgimento di una prova mista, con entrambe le discipline caratterizzanti, ossia latino e greco.
Nel caso del liceo Scientifico la struttura della prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Anche in questo caso la prova potrà riguardare ambedue le discipline caratterizzanti: Matematica e Fisica.
Per i Tecnici la struttura della prova prevede una prima parte, che tutti i candidati sono tenuti a svolgere, seguita da una seconda parte, con una serie di quesiti tra i quali il candidato sceglierà sulla base del numero indicato in calce al testo. Anche qui potranno essere coinvolte più discipline. Ad esempio per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing l’elaborato consisterà in una delle seguenti tipologie: analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio; analisi di casi aziendali; simulazioni aziendali.
Per i Professionali la seconda prova si comporrà di una parte definita a livello nazionale e di una seconda parte predisposta dalla Commissione, per tenere conto della specificità dell’offerta formativa dell’Istituzione scolastica.
Maturità 2019, l’esame orale
Ci penserà il decreto che sarà emanato a gennaio, coerentemente con quanto indicato dal decreto 62 del 2017, a dare indicazioni complete sul colloquio. «La commissione – si legge sul sito del Miur – proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Nel corso del colloquio verranno altresì esposte le esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro svolte. Inoltre l’esame orale accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di cittadinanza e costituzione.