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LUCE E GAS: QUASI UN ITALIANO SU DUE PAGA COL BOLLETTINO

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Italiani affezionati al bollettino per il pagamento di  luce e gas. Quasi la metà dei clienti paga infatti in questo modo invece di affidarsi al RID e la percentuale è più alta fra i giovani, mentre l’addebito diretto sul conto corrente aumenta con l’aumentare dell’età degli utenti. Ci sono differenze territoriali: le percentuali più alte di chi paga col “vecchio” bollettino sono in Abruzzo, Lazio e Puglia, ma anche nelle province di Roma, Firenze e Bari.

Il dato viene da un’analisi fatta da Facile.it che, esaminando oltre 30.000 contratti luce e gas processati attraverso il sito nel 2017, ha scoperto che quasi un cliente su due (42,50%) preferisce pagare tramite bollettino anziché affidarsi al RID e il dato non varia di molto se si divide l’analisi fra energia elettrica (42,98% chi utilizza ancora il bollettino) e fornitura di gas (41,73%).

Particolare l’andamento delle preferenze di pagamento per fasce di età. La percentuale di chi preferisce pagare tramite bollettino diminuisce all’aumentare dell’età. Se si guarda agli under 25, a scegliere il bollettino è ancora il 46,89% del campione, nella fascia 25-44 è il 44,30%, mentre se si punta l’attenzione su coloro che hanno tra i 45 e i 64 anni la percentuale scende al 41,83%. Il valore raggiunge il suo minimo tra gli over 65, dove solo poco più di 1 persona su 3 (36,90%) sceglie il bollettino.

“Una differenza così ampia tra gli under 25 e gli over 65 è legata principalmente a due ragioni – spiega Mauro Giacobbe, amministratore delegato di Facile.it – La prima è un questione tecnica; gli adulti intestatari di un conto corrente – necessario per pagare le utenze tramite RID – sono sicuramente di più rispetto ai giovani. La seconda ragione è di comodità; scegliere l’accredito diretto su conto corrente significa sia evitare le code per poter saldare tramite bollettino, sia il dover ricorrere a strumenti di pagamento online, modalità sicuramente meno familiare alle fasce più anziane della popolazione”.

Ci sono poi differenze territoriali consistenti. I residenti dell’Abruzzo risultano essere quelli che utilizzano in percentuale maggiore il bollettino: in regione il 49,93% dei clienti opta per questo metodo di pagamento. Seguono in classifica il Lazio, dove la percentuale di chi usa il bollettino è pari al 49,33% e la Puglia, con il 47,44%. Le regioni che invece si stanno spostando decisamente verso pagamento tramite RID sono invece il Trentino Alto Adige, dove quasi 8 intestatari su 10 (78,74%) ricorrono all’addebito diretto sul conto corrente, il Friuli Venezia Giulia (63,75%), il Veneto (61,81%) e la Liguria (61,40%). Differenze che si ripresentano anche nelle grandi province: le aree dove il pagamento col bollettino è più diffuso sono Roma (qui il 47,73% sceglie questa modalità di pagamento), Firenze (45,97%), Bari (45,25%) e Milano (43,40%). Percentuali di poco inferiori alla media nazionale per Torino (41,16%), Bologna (40,67%) e Napoli (40,40%). Le province nelle quali invece lo strumento tradizionale viene usato sempre meno, a favore del RID, sono Genova, dove solo 1 persona su 3 (36,67%) paga ancora tramite bollettino, Palermo (37,33%) e Venezia (37,69%). “A spingere molti verso l’accredito diretto – dice Giacobbe – è anche una questione di risparmio; sono diversi gli operatori del libero mercato che offrono tariffe scontate a chi sceglie la domiciliazione della bolletta. Oltre a questo va considerato anche che, per legge, i fornitori esonerano chi opta per il RID dal deposito cauzionale previsto in caso di pagamento con bollettino”.