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LA TOP TEN RIALZI PREZZI DI SETTEMBRE

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L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato gli ultimi dati Istat per stilare la classifica dei prodotti più rincarati nel mese di settembre, al rientro dalle ferie.

Nonostante l’Italia sia in deflazione, infatti, -0,5%, alcune voci hanno registrato incrementi preoccupanti, come le spese bancarie e quelle legate all’istruzione.

In un solo mese, i libri scolastici aumentano dell’1,7%, un rialzo ancora maggiore rispetto alla stima dell’associazione fatta a fine agosto, pari a +1,5%. Un rincaro che si colloca al settimo posto della top ten mensile, a cui va aggiunto il fatto che la legge n. 15 del 13 febbraio 2020 ha posto un tetto allo sconto praticabile sui libri scolastici, che ora non può superare il 15%. Così, mentre lo scorso anno le principali catene della grande distribuzione facevano uno sconto, in buoni spesa, che arrivava al 25% del prezzo di copertina, oggi lo sconto praticabile si è ridotto di ben 10 punti percentuali.

 

All’ottavo posto la scuola dell’infanzia, che segna rispetto ad agosto un aumento dell’1,5% e al nono l’istruzione primaria, +1%.

In testa alla classifica mensile, comunque, Altri apparecchi per la ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini (ad es. cuffia con microfono, E-book reader), che salgono del 5,7%, al secondo posto i vegetali freschi, +4,8%, al terzo Altri piccoli apparecchi elettrici per la casa (ad es. centrifughe), con +4,1%, segno che non è finita la voglia degli italiani di riscoprire i cibi fatti in casa.

Per quanto riguarda l’inflazione annua di settembre, anche se al decimo posto della classifica, preoccupa il rialzo delle spese bancarie, +4,5%.

In testa alla classifica gli Apparecchi per riscaldamento, condizionatori d’aria, +13%, al secondo posto la gioielleria, +12,6% e al terzo i pacchetti vacanza nazionali, +11,8%, una controprova del fatto che quest’anno gli italiani a settembre sono andati più in vacanza rispetto allo scorso anno. 

Prosegue la speculazione per chi lavora in smart working: Apparecchi per il trattamento dell’informazione (computer portatili palmari, tablet + computer desktop) salgono del 9,4%, collocandosi al quinto posto; Accessori per apparecchi per il trattamento dell’informazione, ossia monitor e stampanti registrano un +5,9%.

Si segnalano anche gli aumenti di frutta fresca, al quarto posto con +10,2%, Tariffe amministrative (certificati anagrafici, carta d’identità, passaporto) al sesto con +8,5% e la stangata per chi viaggia in treno, all’ottavo posto con +5,8%.

L’Italia è in deflazione, ma si tratta della solita media del pollo, per cui precipitano i prezzi delle voci che registrano un crollo della domanda, come il trasporto marittimo che diminuisce in un solo mese del 36,6% o i voli internazionali che si riducono del 42,8%, peccato che poi salgano le voci obbligate, come quella delle famiglie che devono mandare i figli a scuola.

Tabella top ten rincari mensili di settembre

N

 Prodotto

Inflazione mensile di settembre

1

Altri apparecchi per la ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini (ad es. cuffia con microfono, E-book reader)

5,7

2

Vegetali freschi

4,8

3

Altri piccoli apparecchi elettrici per la casa (ad es. centrifughe)

4,1

4

Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici

2,7

5

Vegetali

2,3

6

Altri supporti per la registrazione

1,9

7

Libri scolastici

1,7

8

Scuola dell’infanzia

1,5

9

Servizi di rilegatura testi e E-book download

1

9

Istruzione primaria

1

9

Gioielleria

1

10

Frigoriferi, freezer e frigo freezer

0,9

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Tabella top ten rincari annui di settembre

N

 Prodotto

Inflazione annua di settembre

1

Apparecchi per riscaldamento, condizionatori d’aria

13

2

Gioielleria

12,6

3

Pacchetti vacanza – nazionali

11,8

4

Frutta fresca

10,2

5

Apparecchi per il trattamento dell’informazione (computer portatili palmari, tablet + computer desktop)

9,4

6

Tariffe amministrative (certificati anagrafici, carta d’identità, passaporto)

8,5

7

Accessori per apparecchi per il trattamento dell’informazione, ossia monitor e stampanti,

5,9

8

Trasporto ferroviario passeggeri

5,8

9

Affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto

5

10

Spese bancarie e finanziarie

4,5

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat