L’aumento dell’Iva al 22% inciderà sul costo della patente?
La risposta di Paolo Colangelo, presidente Confarca – Confederazione Autoscuola Riunite e Consulenti Automobilistici
L’aumento dell’Iva al 22% comporterà una spesa aggiuntiva di circa 300-400 euro per l’iscrizione ai corsi per il conseguimento della patente di guida. Si tratta di un rincaro di circa un quarto rispetto al costo complessivo dei corsi. Ma non solo. Con la risoluzione 79 del 2 settembre l’Agenzia delle Entrate ha stabilito non solo che l’Iva del 22% dovrà essere applicata a tutte le lezioni, sia teoriche sia pratiche, eseguite nelle autoscuole, ma anche che il provvedimento dovrà avere effetto retroattivo.
Ciò significa che le autoscuole dovranno rintracciare tutti i loro corsisti e farsi dare da loro il corrispettivo dell’Iva non versata dal 2014. È una cosa impossibile da fare semplicemente perché le autoscuole, che fino a pochi giorni fa erano soggetti esenti dall’Iva, non erano tenute a rilasciare ai clienti una ricevuta fiscale. Non avendo la possibilità concreta di rivalersi sui clienti, spetterà pertanto alle autoscuole farsi carico di questi mancati versamenti. C’è poi un altro aspetto di cui si è parlato poco in merito a questa vicenda e che riguarda la sicurezza stradale.
L’aumento del costo della patente non peserà solo sulle tasche degli italiani. Tanti utenti saranno infatti costretti a risparmiare riducendo le guide al minimo sindacale, vale a dire 6. Tradotto, vuol meno prove in strada prima di fare l’esame e meno garanzia sulla preparazione e l’affidabilità dei neopatentati.