Tra i diritti di successione del coniuge, è incluso anche il TFR?
Per trattamento di fine rapporto (TFR), chiamato comunemente anche liquidazione o buonuscita, si intende una porzione della retribuzione del lavoratore subordinato versata dal datore di lavoro al momento della cessazione del rapporto. È una caratteristica propria del lavoro subordinato ed è presente sia nell’ambito privato (art. 2122 c.c.), sia in quello pubblico (D.P.R. 1032/1973). Nell’ipotesi in cui il coniuge manchi dopo l’entrata in pensione e quindi dopo la riscossione del TFR, ovvero dopo aver maturato il diritto a riscuoterlo, le somme confluite a questo titolo nel suo patrimonio si trasmettono agli eredi secondo le norme che regolano la successione. Nel caso in cui, invece, l’interruzione del rapporto di lavoro dipenda dalla morte del lavoratore, il TFR è escluso dalla successione e il coniuge superstite è il primo soggetto cui spetta il diritto di percepire il TFR .
Consiglio Nazionale del Notariato