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ITALIANI A METÀ FRA INSODDISFAZIONE E VOGLIA DI FARE PROGETTI. SI PUNTA SU RISPARMIO E ASSICURAZIONI

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Gli italiani si muovono fra insoddisfazione e voglia di fare progetti. E puntano soprattutto su risparmi personali e assicurazione per proteggere famiglia e patrimonio. I dati principali della ricerca internazionale BNP Paribas Cardif/Ipsos

Italia in mezzo fra insoddisfazione e voglia di rivalsa. L’Italia è poco soddisfatta rispetto ad altri paesi del mondo – Cina, India, paesi europei – e sfiduciata per una serie di motivi che comprendono potere d’acquist , lavoro, lenta crescita economica. Allo stesso tempo, però, non si arrende e fa progetti per il futuro, come viaggiare, rendere più accogliente casa, aprire una nuova attività. In questa altalena di sentimenti, gli italiani puntano soprattutto su risparmio e polizze assicurative per fronteggiare i due crucci principali, salute e lavoro.

 

È il quadro che emerge dal focus italiano di una ricerca internazionale condotta da BNP Paribas Cardif, in collaborazione con Ipsos, su 26.000 persone, in 26 paesi e 3 continenti (Europa, America Latina e Asia).

Gli italiani fra insoddisfazione e progetti per il futuro

«Colpiti da una crisi economica e politica durata anni, gli italiani sono tra i più sfiduciati in Europa, insoddisfatti non solo riguardo alla condizione loro e a quella della propria famiglia, ma anche per quanto riguarda l’intero sistema Paese – si legge in una nota – Il vero tallone d’Achille è la sfera economica: solo il 26% crede che il proprio potere d’acquisto sia accettabile, e al contempo la crescita economica soddisfa meno di un italiano su tre (28%). Una situazione che migliora leggermente in altre sfere, come quella lavorativa, con il 45% soddisfatto del proprio lavoro attuale. La casa, da sempre al centro dei pensieri degli italiani, è invece l’ambito in cui il Bel Paese sembra essere più sicuro (61%)».

Allo stesso tempo c’è anche una grande voglia di rivalsa. Da qui al 2025 gli italiani vorrebbero viaggiare alla scoperta del mondo (l’82%), acquistare un’auto e avere una casa accogliente, dedicandosi al fai-da-te (il 75%) o facendo eseguire dei lavori (il 71%). Forte, molto più che altrove, anche la volontà di avviare una nuova attività imprenditoriale (41%).

Risparmio e assicurazioni

Per realizzare questi progetti gli italiani fanno affidamento soprattutto sulle proprie forze. Al primo posto si piazza infatti la convinzione di avere abbastanza soldi per finanziare i propri sogni nel giro di qualche anno (56%), mentre il 52% vuole farlo iniziando a risparmiare. Il 22% degli italiani ritiene invece fondamentale accendere una polizza assicurativa, molto più che accedere ad un prestito bancario (14%), ricevere un’eredità/donazione (20%) o ricevere aiuto economico da amici e parenti (20%).

Fra mancanza di protezione e voglia di assicurarsi

Salute e lavoro sono le grandi preoccupazioni degli italiani, che condividono anche il senso di mancanza di protezione – solo il 5% si ritiene molto ben protetto. Sono ancora bassi i tassi di copertura assicurativa anche verso rischi “base”: il 38% degli intervistati afferma di non avere alcuna polizza assicurativa se non quelle obbligatorie. Il 30% delle famiglie ha almeno un’assicurazione sulla vita attiva e il 15% ha una polizza per proteggersi in caso di disabilità. I motivi? Tra i più gettonati spiccano i prezzi delle polizze, giudicati troppo alti (46%).

«Nonostante si rilevi qualche incertezza nel concretizzare l’accensione di nuove polizze, più della metà degli italiani (55%) vorrebbe assicurarsi nei prossimi anni contro i rischi maggiormente percepiti – informa l’indagine – Per proteggersi da malattie gravi, innanzitutto, opzione indicata dal 33% degli intervistati, seguita da disabilità totale permanente (30%), da perdite finanziarie/riduzione delle entrate (29%) e dalla perdita del lavoro (29%). In generale, gli italiani ritengono essenziali le polizze che permettono di prendersi cura dei propri cari. Ad esempio, circa un italiano su due giudica fondamentale un’assicurazione che includa pagamenti mensili nell’evenienza di dover lasciare il lavoro per potersi dedicare ad un parente malato (47%) o per prendersi cura dei parenti anziani (45%)».