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IL MERCATO LIBERO DELL’ENERGIA, OPPORTUNITÀ O SFIDA? INTERVISTA A SELECTRA

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In attesa del passaggio al mercato libero, l’offerta di fornitori di servizi energetici continua ad ampliarsi lasciando i consumatori spesso disorientati nella ricerca del fornitore giusto

Elena Leoparco

La scadenza per la fine del mercato tutelato dell’energia, quello con le condizioni regolate dall’Autorità per l’energia (Arera), per ora è prorogata al primo gennaio 2022 per gli utenti domestici e al 1 gennaio dell’anno prossimo per le PMI, una misura dovuta al fatto che bisogna fare quei passi che consentiranno una maggiore consapevolezza dei clienti.

Intanto l’offerta di fornitori di servizi energetici continua ad ampliarsi lasciando i consumatori spesso disorientati nella ricerca del fornitore giusto nel mercato libero.

 

Ad aiutare i consumatori a ritrovare la bussola tra le tante soluzioni presenti, ci hanno pensato i diversi portali di comparazione di prezzi e offerte.

Ma non tutti sono uguali e soprattutto non tutti offrono gli stessi servizi per i consumatori.

Sorge quindi una domanda: di quali comparatori ci si può davvero fidare?

Abbiamo rivolto questa domanda ad Antoine Arel e Niccolò Carlieri, fondatori di Selectra Italia, portale che si occupa di comparazione di tariffe nel mercato libero dell’energia.

Attenzione alle promesse di “mega risparmio”

La prima cosa da fare, consigliano, è quella di diffidare di comparatori che mostrano possibilità di “mega-risparmio”. Per contro è meglio preferire comparatori che evidenziano risparmi reali.

“Nel caso di Selectra, ci spiega Niccolò Carlieri, il risparmio è calcolato prendendo in considerazione non solo le tariffe proposte dai diversi operatori del mercato libero, ma anche rispetto al prezzo dell’energia elettrica e del gas fissato nel mercato tutelato da Arera”.

Con questi parametri, il risparmio ipotizzato per un utente tipo è di circa 150 euro l’anno ma grazie al tool di confronto presente sul portale di Selectra ognuno può calcolare il proprio risparmio in base ai consumi personali di energia e gas.

Elemento di successo quindi diventa la trasparenza di parametri e risultati che spingono il consumatore a fidarsi maggiormente di un comparatore piuttosto che di un altro.

Parola d’ordine: competenza

Un altro aspetto da tenere in considerazione è la competenza dei consulenti che rispondono alle domande telefoniche degli utenti. “In Selectra, ad esempio, prevediamo una formazione teorica di due settimane prima che i nostri operatori rispondano alle chiamate”, sottolinea Antoine Arel, “E’ fondamentale comprendere come funziona la filiera del mercato energetico, le norme che la regolano e solo successivamente prendere visione delle diverse offerte proposte dagli operatori. Il call center è solo la punta dell’iceberg del processo”.

Allo stato attuale quindi possiamo considerare il mercato libero più una sfida o un’opportunità per il consumatore?

“Considerando che ormai abbiamo superato la soglia del 50% degli utenti che sono passati al mercato libero”, afferma Carlieri, “mi sento di dire che si tratta di una realtà ben affermata. Al netto delle pratiche commerciali “aggressive” ancora presenti, che non garantiscono la migliore offerta, il mercato libero è sicuramente un’opportunità per i consumatori che possono trovare buone possibilità di risparmio e di miglioramento del servizio. Un utente informato può fare davvero una scelta che gli permette di avere dei vantaggi”.

“Un passo ulteriore verso il passaggio definitivo al mercato libero potrebbe essere quello dell’apertura di un Albo dei fornitori che aiuterebbe l’utente ad orientarsi meglio nelle offerte”, continua Carlieri.

Quali sono i vantaggi che il consumatore può avere dal passaggio al mercato libero?

“Sicuramente l’opportunità di avere più servizi con un solo operatore, cosa che sul mercato tutelato non è possibile”, spiega Arel. “In questo modo è molto più semplice per un consumatore tenere sotto controllo i propri consumi energetici e i relativi pagamenti, magari tramite l’utilizzo di una sola App”.

E per i consumatori più all’antica? “Nessun problema”, specifica Carlieri, “ci sono soluzioni molto smart, ma esiste anche l’opzione più tradizionale di gestione dei consumi tramite la bolletta cartacea. La convenienza deriva dal fatto che, in caso di problemi, ho la possibilità di contattare un solo operatore invece che due differenti”.

Truffe, come tutelarsi

Uno degli aspetti che più preoccupano i consumatori è la possibilità di essere vittima di truffe. A cosa bisogna fare attenzione per non incappare in spiacevoli inconvenienti?

“Di solito, conviene evitare le proposte commerciali non sollecitate, per l’energia così come per qualsiasi altro settore, i buoni affari non vengono al consumatore, ma deve essere lui stesso a cercarli.  Per quanto riguarda la scelta dei comparatori di tariffe”, chiarisce Arel, “meglio preferire i portali che prima di dare accesso ai risultati della comparazione non richiedono obbligatoriamente  di fornire i propri dati personali o il numero di telefono. Inoltre, un altro aspetto da tenere in conto è la fruibilità e la chiarezza dei risultati offerti all’utente”.