Oggi accedere alla rete e ai social network è semplicissimo, se si è ancora minorenni basta inserire età e nominativo di fantasia e il gioco è fatto. Inoltre dietro a schermo e tastiera anche gli adulti possono falsificare la propria identità, ed agire indisturbati ai danni di chi si trova dall’altra parte diventa molto più facile. Si sente spesso parlare di “gogna social”: quante volte si leggono sui giornali notizie di persone spinte a gesti di autolesionismo a causa di una spietata derisione pubblica in rete? E troppi sono i casi in cui proprio i più giovani cadono vittime di vessazioni in rete. Fenomeni come bullismo e cyberbullismo possono causare ferite profondissime in chi li subisce e condizionarne lo sviluppo psicosociale, data anche la difficoltà nel riuscire a raccontare tali episodi e farsi aiutare.
Per questo motivo, senza cadere nell’estremo opposto della demonizzazione del web, vista anche l’impossibilità al giorno d’oggi di vivere del tutto “sconnessi”, è necessario porre la massima attenzione sui rischi della rete e, affiancando i ragazzi, educarli e sensibilizzarli ad un uso responsabile degli strumenti digitali.
Together for a better Internet
Fortunatamente enti, associazioni di settore, istituzioni e le famiglie stesse si stanno muovendo insieme nel contrasto a questo fenomeno. Proprio oggi 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo 2020 e l’11 febbraio sarà la volta del Safer Internet Day dal titolo “Together for a better internet”: la giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea, per portare una riflessione non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno per rendere internet un luogo positivo e sicuro.
In Italia il SID 2020 si terrà presso il Museo Nazionale delle Ferrovie dello Stato di Pietrarsa, a Napoli e la mattinata avrà come filo conduttore una riflessione guidata, relativa alle opportunità ed i rischi della rete, con interventi e attività che vedranno come protagonisti i giovani. L’iniziativa, organizzata dal Safer Internet Centre Italiano (SIC) – Generazioni Connesse e coordinata dal Ministero dell’Istruzione, si svolgerà in presenza di studenti e rappresentanti di Aziende, Associazioni e Istituzioni che aderiscono all’Advisory Board il tavolo ti consultazione del SIC.
Le vittime di bullismo e cyberbullismo
Secondo L’Indagine Istat conoscitiva su bullismo e cyberbullismo -audizione parlamentare marzo 2019, nel 2018 è stato rilevato che l’85,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età utilizza quotidianamente il telefono cellulare. Il 72% dei ragazzi in quella stessa fascia di età naviga in Internet tutti i giorni, abitudine fortemente trainata dalla diffusione degli smartphone. Il cyberbullismo ha colpito il 22,2% di tutte le vittime di bullismo. Nel 5,9% dei casi si è trattato di azioni ripetute (più volte al mese). Vi è inoltre un rischio maggiore per i più giovani rispetto agli adolescenti. Circa il 7% dei bambini tra 11 e 13 anni è risultato vittima di prepotenze tramite cellulare o Internet una o più volte al mese, mentre la quota scende al 5,2% tra i ragazzi da 14 a 17 anni.