Home Notizie utili IL CANNIBALISMO DEI RIFIUTI ELETTRICI: OGNI ANNO 20MILA TONNELLATE AL MERCATO ILLEGALE

IL CANNIBALISMO DEI RIFIUTI ELETTRICI: OGNI ANNO 20MILA TONNELLATE AL MERCATO ILLEGALE

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Lo studio indaga l’impatto ambientale ed economico del sempre più diffuso fenomeno della cannibalizzazione, ossia la sottrazione di intere apparecchiature o delle loro parti con maggior valore economico, come compressori, motori, cavi, schede elettroniche ed altra componentistica.

Silvia Biasotto

Il mercato nero dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) è pieno di apparecchiature “cannibalizzate”. Si tratta di rifiuti, o parti di essi, sottratti durante lo stoccaggio pre smaltimento o durante la raccolta, per prendere le vie illegali della rivendita sul mercato. ASSORAEE (Associazione Recupero Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche di FISE UNICIRCULAR) ha presentato a Ecomondo la ricerca “La cannibalizzazione dei RAEE – Conseguenze ambientali e impatto economico”. Lo scenario che emerge è preoccupante: quasi 20.000 tonnellate di RAEE vengono cannibalizzati generando una perdita complessiva di 14 mln di euro.

 

E quali sono le parti più preziose? I compressori (in 4 casi su 10 spariscono dal rifiuto), i cavi di alimentazione e le schede elettroniche che vengono prelevati da 1 apparecchiatura elettrica ed elettronica su 4.

Secondo l’analisi dal punto di vista delle ricadute ambientali l’asportazione dei compressori da frigoriferi e congelatori provoca i maggiori danni. Vengono infatti  rilasciati in atmosfera i gas utilizzati nei circuiti refrigeranti, in particolare quelli contenenti sostanze ozono-lesive, quali CFC ed HCFC.

Considerando il totale di frigoriferi e congelatori conferiti nel 2018, le sostanze ozono-lesive in essi contenute ammontano a più di mezzo milione di tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni di oltre 300.000 utilitarie. Altrettanto a rischio è la dispersione di mercurio, dovuta alla cannibalizzazione degli schermi piatti. Infine, esiste un concreto rischio di dissipazione per i CRM (Critical Raw Materials) contenuti nelle batterie, nelle schede elettroniche o in altre componenti.